Operazione Imperium: nuova ordinanza del gip distrettuale, arresti e sequestri nel Vibonese
Il gip distrettuale di Catanzaro accoglie le richieste della Dda e firma nuovi arresti per il clan Mancuso dopo il fermo delle scorse settimane
Associazione mafiosa, estorsione, usura, trasferimento fraudolento di valori. Sono questi i reati contestati a vario titolo a 32 persone nell’ambito di una inchiesta scattata all’alba di oggi e portata avanti dalla Guardia di finanza. In particolare, i militari hanno dato esecuzione al provvedimento con cui il gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia, ha disposto 11 custodie cautelari in carcere; 7 arresti domiciliari; 13 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e un divieto di dimora nella regione Calabria. Contestualmente, l’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro di tre ditte operanti nel settore turistico, che si sono avvicendate nella gestione di uno stabilimento balneare sito a Nicotera Marina, tuttora in esercizio, e di un’attività commerciale, operante nel settore floreale, ubicata a Milano, tutte riconducibili a soggetti appartenenti al clan Mancuso, per un valore di circa 250 mila euro. È stato inoltre confermato il sequestro preventivo nei confronti di diversi fabbricati, terreni, quote di partecipazione, complessi aziendali, ditte individuali e autoveicoli, per un valore complessivo di oltre 12 milioni di euro, tra cui il noto villaggio turistico Sayonara di Nicotera Marina, già oggetto di precedente misura cautelare patrimoniale. Gli odierni provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria, eseguiti nelle province di Vibo Valentia, Catanzaro, Reggio Calabria, Roma, Catania, Milano, Sondrio, Monza e Brianza, Cosenza, Caserta, Chieti e L’Aquila, con l’impiego di oltre 140 finanzieri e l’ausilio di unità Antiterrorismo e Pronto Impiego del Corpo, concludono una articolata attività d’indagine svolta dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria/Gico della Guardia di Finanza di Catanzaro. Gli arrestati in carcere sono: Assunto Megna, 65 anni, di Nicotera Marina; Francesco Mancuso, 52 anni, di Limbadi (detto “Bandera”, fratello di Pantaleone Mancuso detto Scarpuni, e Giuseppe Mancuso, alias “Pino Bandera”); Domenico Cupitò, 64 anni, di Nicotera; Domenico Antonio Ciconte, 59 anni, di Sorianello; Paolo Mercurio, 45 anni, di Marcellinara (Cz), Salvatore Pandullo, 36 anni, di Seregno, Giuseppe Armando Bonavita, 44 anni, di Briatico; Roberta Bonavita, 53 anni, di Briatico; Giuseppe Accorinti, 64 anni, boss di Zungri; Rocco Morabito, 36 anni, di Sant’Eufemia d’Aspromonte; Giovanni Sergio, 36 anni, di Sinopoli. Arresti domiciliari: Francesco Rapisarda, 80 anni, di Catania; Francesco Polito, 79 anni, di Nicotera Marina; Agatino Conti, 64 anni, di Tremestieri Etneo; Sebastiano Molino, 51 anni, di Mascalucia (Ct); Francesco Falsaperla, 52 anni, di Mascalucia; Domenico Fonti, 45 anni, di Cittanova; Giuseppe Fonti, 79 anni, di Cittanova. Obbligo di dimora in Calabria per Giuseppe Megna, 31 anni, di Nicotera Marina; Obbligo di firma: Maria Eugenia Arcuri, 58 anni, di Nicotera; Sabrina Benincasa, 50 anni, di Lamezia Terme; Teodosia Blasimme, 73 anni, di Cittanova; Isidoro Buccafusca, 40 anni, di Nicotera; Elisabetta Di Capua, 37 anni, di Milano; Giuseppe Dimasi, 59 anni, di Nicotera; Graziella Torrisi, 80 anni, di Mascalucia; Paolo Tinè, 46 anni, di Mascalucia; Alessandro Oliveri, 51 anni, di San Giovanni La Punta (Ct); Fabio Demarzo, 50 anni, di Melicucco; Maria Ribecco, 46 anni, di Zambrone; Lucia Peluso, 51 anni, di Milano; Klaudia Takacsova, 35 anni, nazionalità slovacca, residente a Nicotera.
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