Il figlio di La Russa indagato per violenza sessuale, ma il padre lo difende
Il presidente del Senato: «Mi ha detto che era lucida, ho interrogato a lungo mio figlio ed ho la certezza che non ha compiuto alcun atto penalmente rilevante»
Leonardo Apache La Russa, figlio 19enne del presidente del Senato Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia), è indagato dalla Procura di Milano per violenza sessuale. La vicenda giudiziaria nella quale è coinvolto il giovane è stata anticipata dal Corriere della Sera. «E’ una vicenda tutta da verificare», fanno sapere in Procura. L’iscrizione nel registro degli indagati è scattata dopo che agli inquirenti è arrivata nei giorni scorsi la denuncia di una ragazza di 22 anni che ha raccontato di avere incontrato La Russa junior il 18 maggio in una discoteca milanese. Stando alla sua versione, i due avrebbero bevuto insieme un paio di drink, poi il ‘buio’ fino al risveglio, la mattina dopo, intorno a mezzogiorno nella casa di famiglia del giovane, in «stato confusionale, nuda nel letto con accanto Leonardo Apache La Russa», anche lui nudo, e la percezione di aver subito un abuso a cui avrebbe partecipato anche un amico di lui. Da una visita al centro antiviolenze della clinica Mangiagalli nelle ore successive all’incontro con La Russa emerge il riscontro da parte dei sanitari di un’ecchimosi e di una ferita a una gamba. La ragazza e le amiche che erano con lei non sono ancora state convocate in Procura. Le indagini sono alla stadio iniziale e dal Palazzo di Giustizia trapela un certo disappunto per la fuga di notizie che rende l’inchiesta più complicata. «Mio figlio non ha fatto niente di penalmente rilevante», afferma – dal canto suo – il presidente del Senato Ignazio La Russa. «Dopo averlo a lungo interrogato, ho la certezza che mio figlio Leonardo non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante. Conto sulla Procura della Repubblica verso cui, nella mia lunga attività professionale ho sempre riposto fiducia, affinché faccia chiarezza con la maggiore celerità possibile per fugare ogni dubbio», afferma il presidente del Senato Ignazio La Russa in una nota. «Di sicuro lascia molti interrogativi una denuncia presentata dopo quaranta giorni dall’avvocato estensore che occupa questo tempo “per rimettere insieme i fatti”. Lascia oggettivamente molti dubbi – ha affermato Ignazio La Russa – il racconto di una ragazza che, per sua stessa ammissione, aveva consumato cocaina prima di incontrare mio figlio. Un episodio di cui Leonardo non era a conoscenza. Una sostanza che lo stesso Leonardo, sono certo, non ha mai consumato in vita sua».
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