Vibo, aggredisce il vicino con un’accetta ed evade dai domiciliari: arrestato
All’origine della violenta lite, questioni di vicinato. Per il 54enne disposta la misura cautelare della custodia in carcere
Ha aggredito un vicino con un’accetta per futili motivi, provocandogli profonde ferite e continuando anche dopo l’arrivo della polizia. I poliziotti sono stati così costretti ad usare la pistola taser per bloccarlo, disarmarlo e arrestarlo con l’accusa di tentato omicidio. L’episodio è accaduto nella frazione Vena Superiore di Vibo Valentia. Dopo la segnalazione al 113 di una violenta aggressione in corso, sul posto sono intervenute le Volanti della polizia che hanno trovato un uomo riverso per terra con evidenti perdite di sangue mentre veniva aggredito con un’accetta. Nonostante i ripetuti ordini di allontanarsi e posare l’arma, l’aggressore – Francesco Baldo, 54 anni – non ha desistito costringendo gli agenti ad usare il taser. Dalle prime indagini è emerso che la lite era nata per problemi di vicinato, degenerando nella violenta aggressione con l’uso dell’accetta che, come risulta agli atti delle indagini, avrebbe mirato a colpire la vittima al collo, con la finalità di uccidere. L’aggredito si trovava alla guida di un trattore quando sarebbe stato raggiunto da Baldo, scaraventato a terra e colpito con schiaffi, pugni e calci. L’accetta sarebbe stata presa dall’aggressore nella cassetta degli attrezzi che si trovava sul trattore guidato dalla vittima. Per tali ragioni, sulla scorta delle indagini coordinate dalla Procura di Vibo Valentia, l’aggressore è stato arrestato per tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale (poichè avrebbe minacciato anche i poliziotti intervenuti per fermarlo) e posto agli arresti domiciliari. Poco dopo la sottoposizione ai domiciliari, è quindi giunta una nuova segnalazione al 113 poichè la stessa persona si era allontanata dall’abitazione. Sono così intervenute alcune pattuglie della Squadra mobile e della Squadra volante. I poliziotti hanno rintracciato l’evaso dai domiciliari in un terreno a circa un chilometro dall’abitazione mentre pascolava il bestiame, arrestandolo per il reato di evasione e portandolo in carcere, misura convalidata dal gip del tribunale di Vibo, Barbara Borelli. Francesco Baldo è difeso di fiducia dall’avvocato Vittorio Vecchio.
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