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Lavori del Comune di Vibo appaltati a ditta finita negli atti dell’inchiesta Maestrale-Carthago

La Dda di Catanzaro indica l’impresa come sotto “protezione” da parte della ‘ndrina di Comparni di Mileto e si sofferma sugli altri lavori presi nel Vibonese. Le intercettazioni con Colloca e il “contributo” per i carcerati

Lavori del Comune di Vibo appaltati a ditta finita negli atti dell’inchiesta Maestrale-Carthago
Il Comune di Vibo

Finisce nelle carte dell’operazione Maestrale-Carthago anche l’impresa che si è aggiudicata i lavori di sistemazione delle strade nel territorio comunale di Vibo Valentia. L’aggiudicazione dell’appalto è abbastanza recente e tutto è formalmente in regola ma, sfortuna per il Comune di Vibo vuole, della ditta “Mg Impianti elettrici e costruzioni edili” di Mileto si parla nell’ultima inchiesta della Dda di Catanzaro, anche perché aggiudicataria di altri lavori in diversi comuni del Vibonese. I rilievi sulla ditta – il cui titolare non risulta indagato – si trovano in particolare nel capo d’imputazione mosso a Francesco Barbieri, 58 anni, di Cessaniti (indicato come il locale capo ‘ndrina), Michele Galati, 43 anni (indicato come figura di spicco del “locale” di ‘ndrangheta di Mileto) e Domenico Polito, 49 anni, alias Ciota, di Mileto. Nello stesso si legge che il sodalizio di appartenenza di tali tre indagati esercitava “il controllo assoluto di tutte le attività imprenditoriali ed economiche della zona, arrogandosi il potere di far accedere o escludere  la società  “MG  Impianti”  dall’appalto relativo al servizio di manutenzione dell’impianto di illuminazione, rete idrica, rete fognaria nel comune di Briatico. Conriferimento invece alla manutenzione della rete idrica e fognaria di Briatico, l’inchiesta Maestrale-Carthago segnala che la ditta “Mg Impianti” si è aggiudicata il servizio dopo la rinuncia fatta pervenire da altra impresa. La stessa “Mg Impianti” ha quindi “modificato il proprio oggetto sociale solo a decorrere dal 6 ottobre 2014 – sottolinea la Dda – ovvero solo un paio di mesi prima della determina a contrarre del 16 dicembre 2014 prodromica all’emanazione del bando da parte della Stazione unica appaltante, aggiungendo alla specializzazione nel settore della pubblica illuminazione anche la costruzione di strade e gli interventi sulle reti idriche.

Francesco Barbieri

In altri passaggi dell’inchiesta, il titolare della ditta viene quindi indicato come “imprenditore di riferimento per il locale di ‘ndrangheta di Mileto”, mentre in un’intercettazione tra Michele Galati e Francesco Barbieri parlano dell’imprenditore come contiguo alla struttura criminale” ed agevolato dalla stessa per aggiudicarsi appalti e commissioni (“E adesso vedo…che ho incontrato a Silvano… non lo vuole toccato….”). Silvano è stato individuato in Michele Silvano Mazzeo (cognato dell’ergastolano Ottavio Galati), ritenuto esponente di spicco dei clan di Mileto. Scrive la Dda: “la Mg Impianti di Mazzeo Giuseppe appare sotto la protezione della ’ndrina di Comparni e di Michele Silvano Mazzeo” il qualeha “esplicitamente chiesto che nei confronti dell’imprenditore non venga eseguito alcun atto intimidatorio”. In altra intercettazione, invece, Michele Galati invitava Domenico Polito, alias “Ciota”, a recarsi dall’imprenditore della “Mg Impianti” per sollecitarlo a mandare un “contributo per i carcerati” di Mileto.

Michele Galati

Alla luce di tutto ciò, il titolare della ditta ora aggiudicataria di lavori anche per conto del Comune di Vibo Valentia, “con la stessa contiguità già mostrata da altri imprenditori”, avrebbe “consapevolmente e volontariamente rivolto a proprio profitto l’essere venuto in relazione con il sodalizio mafioso, entrando consapevolmente e volontariamente in un sistema illecito di esercizio dell’impresa etraendo il beneficio di assicurarsi illegalmente una posizione dominante per i lavori di manutenzione degli impianti di illuminazione e idrici nella provincia di Vibo Valentia a scapito della concorrenza”. La “Mg Impianti” ha ottenuto l’appalto per la sistemazione delle strade nel comune di Vibo Valentia presentando un ribasso del 20,50% sull’importo a base d’asta, con lavori – quindi – per 22.879 euro oltre Iva. Per come si evince dall’inchiesta Mestrale-Cathago, inoltre, la stessa ditta, con sede a Paravati, sarebbe stata in passato appaltatrice di “alcuni lavori di illuminazione nel Comune di Tropea”.

Il titolare della ditta e le “confidenze” a Colloca

Fra gli arrestati di spicco dell’operazione Maestrale-Carthago, con l’accusa di associazione mafiosa, figura anche l’impreditore (attivo nel settore delle mense) Domenico Colloca, 52 anni, alias “Mubba”, ex assessore di Mileto nell’amministrazione poi sciolta per infiltrazioni mafiose. Lo stesso è stato intercettato anche con Giuseppe Mazzeo, titolare della “Mag Impianti”, ed i due commentano l’invio di una commissione di accesso agli atti disposta dalla Prefettura di Vibo che porterà allo scioglimento per mafia anche del Comune di Briatico dove Mazzeo aveva appaltato dei lavori. Dalle intercettazioni si apprende che per l’imprenditore Giuseppe Mazzeo: “i commissari sono peggio dei mafiosi”, mentre sempre Mazzeo avrebbe poi informato Colloca che “le notizie acquisite in riferimento alla relazione sul Comune di Briatico gli sono arrivate da Roma per il tramite di terza persona che li ha avvertiti a stare attenti poiché hanno frequentazioni con soggetti legati alla criminalità organizzata che potrebbero compromettere le loro aziende e la loro attività imprenditoriale”.

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