Comune di Limbadi: ecco i motivi della proroga alla gestione straordinaria
Gli organi elettivi dell’ente sono stati sciolti lo scorso anno per infiltrazioni mafiose. Decisione confermata anche dal Tar
Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto di proroga del commissariamento per infiltrazioni mafiose degli organi elettivi del Comune di Limbadi, sciolti il 27 aprile dello scorso anno. L’ente locale verrà quindi retto per altri sei mesi da una terna commissariale guidata dal prefetto a riposo Antonio Reppucci. Per il Ministero dell’Interno, la Prefettura di Vibo Valentia, il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e per la Procura di Vibo Valentia e la Dda di Catanzaro, a Limbadi le esigenze della collettività locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato capace di assicurare “il ripristino dei principi democratici e di legalità”, restituendo “efficienza e trasparenza all’azione amministrativa dell’ente”. L’organo di gestione straordinaria al fine di assicurare il ripristino dei principi di legalità e trasparenza nello svolgimento dell’attività amministrativa “ha formulato atti di indirizzo generale ai responsabili delle aree affinchè ciascuno, negli ambiti di propria competenza, provveda alla verifica della regolarità e del rispetto della normativa nell’iter seguito in precedenza, anche in ordine agli affidamenti di lavori, forniture, servizi pubblici e incarichi professionali nonchè ad accertare l’effettiva utilità dei progetti relativi a lavori in corso di affidamento o già affidati”. [Continua dopo la pubblicità]
La commissione straordinaria ha “inoltre avviato – si legge nel decreto di proroga – una generale riorganizzazione del settore tecnico attribuendo la priorità a taluni lavori indispensabili quali la messa in sicurezza degli edifici scolastici e la riqualificazione degli impianti sportivi al fine di assicurare il loro utilizzo in condizioni di sicurezza”. Tali interventi “e quelli ulteriori individuati nel piano di priorità delle opere pubbliche, quali i lavori di adeguamento della viabilità, degli impianti di depurazione, di riqualificazione delle strade urbane, la cura degli spazi pubblici e l’ampliamento del sistema di videosorveglianza, necessitano di essere portati a termine dalla stessa commissione straordinaria che li ha avviati, tenuto anche conto che attengono ad un settore intorno al quale gravitano gli interessi della criminalità organizzata”.
E’ inoltre in corso l’elaborazione di alcuni regolamenti di cui l’amministrazione era priva, nonché è stato “avviato l’aggiornamento del Piano di protezione civile finalizzato alla sua completa operatività, programmando nel contempo incontri divulgativi per la cittadinanza. Sostanziali interventi hanno interessato il settore economico-finanziario ove è stata riscontrata una grave situazione deficitaria, disponendo verifiche in merito alla situazione dei crediti e dei debiti del Comune nonchè in ordine alla corretta applicazione dei nuovi principi contabili e ciò anche al fine di una corretta rappresentazione nei documenti ufficiali dell’ente”. La commissione ha inoltre definito “precise strategie che prevedono la razionalizzazione delle spese per beni e servizi, una più efficiente utilizzazione degli immobili di proprietà comunale, nonché una riduzione dei costi del contenzioso amministrativo-tributario. Ulteriori indirizzi sono stati dettati – spiega il decreto di proroga – per rielaborare le procedure di accertamento e riscossione dei crediti, iniziativa che consentirà di contrastare più efficacemente le situazioni di morosità e di evasione”. L’organo di gestione straordinaria ha inoltre programmato e avviato “numerose iniziative per recuperare il rapporto fiduciario dei cittadini nei confronti delle istituzioni, quali numerose iniziative culturali, convegni, dibattiti e incontri con l’obiettivo di realizzare un programma di «cittadinanza partecipata» e consentire alla collettività locale di acquisire una maggiore consapevolezza della res pubblica. Rileva in tal senso la recente assegnazione di un bene confiscato alla criminalità organizzata ad una associazione antimafia”. Sono stati poi riorganizzati gli uffici comunali con l’individuazione anche di un nuovo segretario comunale. Da qui la necessità di una proroga della gestione straordinaria per ulteriori sei mesi. Da ricordare che nel giugno scorso il Tar del Lazio ha respinto il ricorso dell’ex sindaco Pino Morello e degli altri amministratori finalizzato ad ottenere l’annullamento del decreto di scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
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