Olimpo: tre annullamenti in Cassazione e in un caso il detenuto torna libero
Per altre due posizioni la Suprema Corte accoglie i ricorsi dei difensori rendendo necessaria una nuova pronuncia del Riesame
La Cassazione ha annullato senza rinvio l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Catanzaro emessa nei confronti di Damian Fialek, 46 anni, residente a Ciaramiti (frazione di Ricadi), difeso dall’avvocato Giovanni Vecchio, che torna così in totale libertà. Damian Fialek era stato tratto in arresto nel gennaio scorso, in esecuzione dell’ordinanza emessa nell’ambito dell’operazione antimafia Olimpo della Dda di Catanzaro, per il reato di associazione mafiosa con il ruolo di partecipe alla ‘ndrina La Rosa di Tropea e di organizzatore dell’attività di reinvestimento dei proventi dell’attività illecita e di gestione delle attività imprenditoriali promosse dai fratelli Antonio e Francesco La Rosa. Tale provvedimento era stato integralmente confermato dal Tribunale del Riesame di Catanzaro che è stata poi impugnata in Cassazione con ricorso redatto dagli avvocati Giovanni Vecchio e Bruno Vallelunga. Era stata in particolare censurata quella che, ad avviso dei difensori, era stata un’indebita sovrapposizione tra l’aggravante dell’agevolazione mafiosa (contestata a Fialek per un’imputazione per il reato di contraffazione dell’indicazione geografica di prodotti agroalimentari e per cui non vi era cautela) e il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, che era stato desunto dalla commissione del reato-fine. La Suprema Corte ha condiviso tale rilievo disponendo un annullamento senza rinvio dell’ordinanza cautelare e, di conseguenza, ha disposto l’immediata liberazione dell’indagato Damian Fialek.
Altro annullamento si è poi registrato nei confronti dell’indagato Francesco Gargano, 28 anni, di Parghelia, difeso dagli avvocati Giovanni Vecchio e Nico D’Ascola. Francesco Gargano era stato tratto in arresto per un’estorsione aggravata (contestata in concorso con Antonio La Rosa, Francesco La Rosa, Gregorio Giofrè e Francesco Taccone) in danno dell’imprenditore Raffaele Corigliano, titolare di diverse attività nel settore dei monopoli di Stato e della distribuzione alimentare. In particolare, Francesco Gargano sarebbe stato tra i soggetti che, in un’occasione, avrebbero recuperato parte delle somme consegnate a titolo estorsivo dalla vittima. In questo caso l’annullamento è stato disposto con rinvio al Tribunale del Riesame di Catanzaro, che dovrà operare un nuovo giudizio adeguandosi al principio di diritto enunciato dalla Suprema Corte. Gargano, quindi, sino alla nuova pronuncia del Riesame resta detenuto al pari di Francesco Taccone, 36 anni, di Tropea. Anche in questo caso si è registrato un annullamento con rinvio ad opera della Cassazione (stessa contestazione di Gargano). Per Taccone la Cassazione ha accolto il ricorso dell’avvocato Sandro D’Agostino e sarà quindi necessario anche per lui un nuovo pronunciamento da parte del Tribunale del Riesame di Catanzaro. La Cassazione ha infine disposto anche l’annullamento senza rinvio per Giovanni Izzo, 55 anni, di Sant’Agata De Goti (provincia di Benevento) che era finito ai domiciliari. In questo caso è stato accolto un ricorso dell’avvocato Giusida Sanseverino e Izzo ha lasciato i domiciliari.
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