sabato,Novembre 23 2024

Titolare autolavaggio ucciso a Reggio, arrestato a Malpensa uno dei presunti responsabili

Il 19enne rientrava dall’India con un volo internazionale. L’omicidio avvenuto in casa della vittima lo scorso 10 marzo

Titolare autolavaggio ucciso a Reggio, arrestato a Malpensa uno dei presunti responsabili

Appena atterrato all’aeroporto di Malpensa, la squadra mobile di Reggio Calabria ha notificato l’ordinanza di custodia cautelare e ha arrestato il 19enne Jash Dubb per l’omicidio del cittadino polacco Przemyslaw Krzysztof Grudniewski detto “Cristian”, il titolare di un autolavaggio ucciso il 7 marzo a Reggio Calabria. È dunque finito in carcere il giovane cittadino indiano che tre giorni dopo il delitto, il 10 marzo, era riuscito a raggiungere l’aeroporto di Fiumicino e ad imbarcarsi su un volo internazionale diretto prima a Kuwait City e poi a Nuova Delhi, in India. Dopo aver fatto sparire le tracce, Dubb è ricomparso nei giorni scorsi quando il Servizio cooperazione internazionale della Direzione centrale della Polizia Criminale ha lanciato un alert segnalando alla questura di Reggio Calabria il suo rientro in Italia. In sostanza, l’indiano risultava tra i passeggeri del volo proveniente da Abu Dabhi con destinazione Milano Malpensa. All’atterraggio, il ricercato è stato preso in carico dal personale della polizia di frontiera e della Squadra mobile di Reggio Calabria che hanno eseguito il provvedimento e hanno accompagnato Jash Dubb in carcere. [Continua in basso]

Le indagini sull’omicidio di Krzysztof Grudniewski sono state coordinate dal procuratore Giovanni Bombardieri e dal procuratore presso il Tribunale per i Minorenni Roberto Di Palma. Nelle scorse settimane altri due soggetti di origine pakistana erano stati arrestati per il delitto. Si tratta di un minorenne e di Muhammad Yaseen, di 18 anni. Condotta dagli agenti della Mobile, diretti da Alfonso Iadevaia con il coordinamento dei pm Walter Ignazitto, Giulia Scavello e Giuseppe Creatto, l’inchiesta avrebbe dimostrato che gli arrestati si sarebbero introdotti nell’abitazione della vittima attraverso la porta finestra del balcone, che hanno raggiunto con l’ausilio di una scala, poi abbandonata durante la fuga. Grazie agli accertamenti della polizia scientifica, inoltre, la squadra mobile è riuscita a isolare alcune impronte digitali poi attribuite agli indagati il cui allontanamento a piedi dalla casa di Grudniewski è stata filmato e ricostruito dagli inquirenti. (Ansa)

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