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Inchiesta Maestrale: truffa all’Asp con 500 pasti mai erogati all’ospedale di Vibo

Insieme ad un ex assessore di Mileto ed al nipote del boss Rosario Fiarè è indagata anche una nutrizionista dell’Azienda sanitaria provinciale

Inchiesta Maestrale: truffa all’Asp con 500 pasti mai erogati all’ospedale di Vibo
La sede dell’Asp di Vibo Valentia

C’è anche una nutrizionista dell’Asp di Vibo Valentia fra gli indagati dell’operazione Maestrale-Carthago della Dda di Catanzaro. Si tratta di Maria Vittoria Errigo, 69 anni, di Vibo Valentia, indagata a piede libero in concorso con Domenico Colloca, 52 anni, di Mileto, e Gregorio Coscarella, 40 anni, di San Gregorio d’Ippona. Domenico Colloca, già assessore comunale a Mileto nell’amministrazione poi sciolta nel 2012 per infiltrazioni mafiose, è anche accusato del reato di associazione mafiosa, così come stesso reato viene contestato pure a Gregorio Coscarella, nipote del boss di San Gregorio d’Ippona Rosario Fiarè. Il reato contestato in concorso a Colloca, Coscarella ed alla dottoressa Errigo è quello di truffa aggravata. In particolare, Maria Vittoria Errigo – in qualità di pubblico ufficiale, dietista-nutrizionista dell’Asp di Vibo Valentia e responsabile del servizio pasti per i degenti – Domenico Colloca, quale gestore della ditta “Arte del Catering”, e Gregorio Coscarella (quale referente della ‘ndrina di San Gregorio deputato alla gestione del servizio mense di svariati nosocomi per conto della criminalità organizzata), con artifizi e raggiri avrebbero gonfiato il numero dei pasti somministrati ai degenti presso l’ospedale di Vibo Valentia dichiarando, nella relativa contabilità, un numero superiore a quelli realmente consumati, al preciso scopo di determinare un corrispondente aumento dell’utile per la società appaltatrice del servizio mensa. Così facendo, gli indagati avrebbero indotto in errore l’Asp di Vibo che, relativamente al mese di gennaio 2019, avrebbe erogato in favore della società “Arte di Catering” il corrispettivo in denaro di circa 500 pasti ospedalieri mai realmente somministrati in favore dei degenti, con conseguente indebita percezione da parte di Domenico Colloca e Gregorio Coscarella di un importo in denaro pari a circa 3.400 euro, con corrispondente danno patrimoniale di rilevante gravità per l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.

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