Rinascita Scott: il Tribunale di Vibo rigetta la richiesta di sentire il collaboratore Megna
L'escussione in aula era stata avanzata dalla Dda di Catanzaro dopo la recentissima decisione del 38enne di Nicotera Marina di "vuotare il sacco" con gli inquirenti
Rigettata dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Brigida Cavasino, la richiesta avanzata dalla Dda di Catanzaro di escutere nel maxiprocesso Rinascita Scott il nuovo collaboratore di giustizia Pasquale Megna, 38 anni, di Nicotera Marina. Le sue dichiarazioni, pertanto, non entreranno nel dibattimento così come quelle – già rigettate – di altri collaboratori di cui la Dda nelle scorse udienze aveva chiesto l’esame: Angelo Santolla di Cosenza, Marcello Fondacaro di Gioia Tauro, Dante Mannolo di San Leonardo di Cutro, Francesco Farao di Cirò, Domenico Critelli di Cariati, Nicola Acri di Cosenza, Maurizio Cortese di Reggio Calabria.
L’esame di Pasquale Megna era stato chiesto in particolare per riferire in ordine alle posizioni degli imputati Agostino Redi (dentista di Limbadi), Agostino Papaianni di Coccorino, gli Accorinti di Zungri, Emanuele La Malfa, Gaetano Molino e i Rizzo. Ricordiamo che Pasquale Megna è il figlio di Assunto Megna, quest’ultimo cognato del boss Pantaleone Mancuso, detto Scarpuni, che sta scontando l’ergastolo. Assunto Megna e Pantaleone Mancuso sono cognati in quanto hanno sposato le sorelle Buccafusca. Pasquale Megna è inoltre imparentato anche con il boss Francesco Mancuso, alias “Tabacco”, in quanto sposato con la figlia di una sorella della moglie dello stesso Ciccio Mancuso.
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