Protesta dei cittadini di Nicotera, dal vertice in Prefettura «risposte insufficienti»
I protagonisti dell’occupazione degli uffici Asp di questa mattina hanno smantellato il presidio dopo l’incontro con l’assessore regionale Rizzo e il dirigente Pallaria. Intanto Pasqua richiama i sindaci alla proprie responsabilità in materia di balneazione
La mattinata è stata calda per i cittadini di Nicotera arrivati a Vibo Valentia per protestare e dimostrare ancora una volta il loro disagio per le condizioni dell’acqua che scorre dai rubinetti e per il mare ridotto ad una cloaca. Hanno protestato davanti alla Prefettura, dove erano presenti l’assessore regionale Antonella Rizzo, il dirigente Domenico Pallaria, diversi esponenti politici insieme a rappresentanti di Sorical e Arpacal.
E proprio mentre all’Utg si teneva il tavolo tra le istituzioni, retto dal prefetto Carmelo Casabona, i cittadini si sono diretti presso gli uffici dell’Asp, dove non sono mancati tafferugli con la Digos e momenti di pura tensione.
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Hanno atteso che il meeting finisse, occupando la struttura sul corso cittadino e mantenendo il presidio fino all’arrivo dei protagonisti. Pallaria e Rizzo li hanno raggiunti. Ne è nato un confronto all’interno degli stessi uffici con una delegazione di cittadini. «Entro metà agosto – hanno rassicurato i rappresentanti della Regione – terminerà la costruzione di un impianto di trattamento delle acque», mentre, per quanto riguarda la potabilità dell’acqua nella zona di Marina di Nicotera, l’assessore Rizzo ha reso noto il progetto di realizzazione di due pozzi e l’avvio di un servizio di approvvigionamento provvisorio tramite le autobotti della Prociv.
L’Arpacal ha poi garantito la balneabilità del mare nella stessa zona, eccezion fatta per i punti a ridosso dei torrenti. L’assessore Rizzo ha spiegato che «i soldi per gli interventi ci sono stati e continuano ad esserci, ma che è tuttavia necessaria la collaborazione da parte dei Comuni».
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Affermazioni che non hanno tuttavia convinto del tutto i manifestanti che hanno continuato a storcere il naso, perché a quanto pare si andrà avanti per le lunghe, ritenendo pertanto «insufficienti» le soluzioni proposte. E sempre alle responsabilità dei Comuni ha fatto riferimento il consigliere regionale Vincenzo Pasqua, che in una nota ha affermato: «Alla luce del dato che, ad oggi, vede proprio alcuni Comuni a maggiore rilevanza turistica trovarsi letteralmente in “panne” rispetto alla tematica della balneazione, abbiamo deciso insieme all’assessore Rizzo, di incontrare i sindaci per metterli di fronte alle loro precise responsabilità su una questione che è di primaria importanza per lo sviluppo e l’immagine del territorio calabrese e che non può più essere scaricata sull’Ente Regione».
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Per Pasqua si tratta di «competenze che non possono essere derogate da nessuno e senza il cui esercizio si finisce con il vanificare lo stesso sforzo della Regione e le risorse che vengono indirizzate su un patrimonio così prezioso quale quello della balneazione. L’obiettivo di questi incontri, alla presenza dei tecnici del Dipartimento Ambiente, è quello di richiamare le Amministrazioni ai doveri di pianificazione e, soprattutto, di controllo».
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