‘Ndrangheta: lascia il carcere Nicola Bonavota di Sant’Onofrio
E’ imputato in Rinascita Scott e nel processo per l’omicidio di Domenico Belsito dove in primo grado ha riportato una condanna a 30 anni. Ancora latitante il fratello Pasquale
Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha concesso per motivi di salute gli arresti domiciliari a Nicola Bonavota, 46 anni, di Sant’Onofrio, imputato dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia per il reato di associazione mafiosa nel maxiprocesso Rinascita Scott, nonché condannato il 20 luglio dello scorso anno a 30 anni di reclusione in primo grado (unitamente a Francesco Fortuna) quale mandante dell’omicidio di Domenico Belsito, ucciso a Pizzo nel 2004. Nicola Bonavota è difeso dagli avvocati Nicola Cantafora e Tiziana Barillaro. Ancora latitante il fratello Pasquale, di 48 anni, fra i principali ricercati d’Italia.
Da ricordare che il 17 novembre 2021 la Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro ha cancellato gli ergastoli comminati in primo grado nei confronti dei fratelli Nicola e Pasquale Bonavota, mandandoli assolti per l’omicidio di Domenico Di Leo, alias “Micu Catalanu”, ucciso a Sant’Onofrio in via Tre Croci il 12 luglio 2004, e per l’omicidio di Raffaele Cracolici, alias “Lele Palermo”, ucciso il 4 maggio 2004 a colpi di arma da fuoco a Pizzo Calabro. Per l’omicidio di Domenico Di Leo è stato invece condannato all’ergastolo Domenico Bonavota, fratello di Nicola e Pasquale.
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