Naufragio a Cutro, presentato esposto a Gratteri sull’operato di Piantedosi e Salvini
Nel documento redatto dal magistrato in quiescenza Rosario Russo si ipotizzano omissioni ed errori nella catena di comando che avrebbero determinato la tragedia
Non solo la duplice inchiesta parallela aperta dalla Procura di Crotone per omicidio colposo, a carico di quattro presunti scafisti, e sul funzionamento della macchina dei soccorsi senza indagati. Sul tragico naufragio di Cutro sono stati presentati anche due esposti: uno è quello portato da un gruppo di parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra davanti alla Procura di Roma; l’altro è stato presentato alla Procura di Crotone da 40 enti, Ong e associazioni impegnate nei salvataggi e nel sostegno ai migranti, per chiedere di essere ammesse come parti civili in un eventuale processo. Ma a questi se ne è aggiunto uno negli ultimi giorni. [Continua in basso]
Secondo quanto riporta il quotidiano Avvenire, il magistrato in quiescenza Rosario Russo, già sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione, ha presentato davanti ai carabinieri della Legione Lombardia un altro esposto di sei pagine indirizzato al procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, che apre la possibilità che del caso possa occuparsi pure il Tribunale dei ministri, valutando le posizioni di Matteo Piantedosi, capo del Viminale, e di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Sulle pagine del giornale si legge che «Russo chiede alla procura distrettuale calabrese di dissipare i dubbi sulla condotta della catena di comando dei soccorsi, che vede al vertice politico i ministri dei Trasporti Matteo Salvini e dell’Interno Matteo Piantedosi, alla luce dell’articolo 96 della Carta e della legge costituzionale del 1989 (che regolano la competenza del tribunale dei ministri su reati compiuti durante l’esercizio delle funzioni ministeriali)».(Continua a leggere l’articolo su Lacnews24.it)
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