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Le rivelazioni dei pentiti siciliani: «Cosa nostra si fidava solo di Piromalli e Mancuso»

Secondo i collaboratori di giustizia, i due clan calabresi avrebbero anche protetto la latitanza degli stragisti degli attentati nel continente

Le rivelazioni dei pentiti siciliani: «Cosa nostra si fidava solo di Piromalli e Mancuso»
Nei riquadri: Pino Piromalli e Luigi Mancuso

Totò Riina – racconta Giovanni Brusca – del suo comparaggio coi Piromalli ne faceva motivo di vanto. Erano i Piromalli, a dire di un’altra formidabile gola profonda di Cosa nostra, Gaspare Spatuzza , coloro che i siciliani scomodarono per tentare di aggiustare un delicatissimo processo, Golden Market, che interessava don Mariano Agate e altri componenti della Cupola. Le dichiarazioni dei pentiti di Cosa nostra sono state fatte ascoltare nell’ottava puntata di Mammasantissima – Processo alla ‘ndrangheta andata in onda martedì 7 marzo. 
Erano due le famiglie, solo due, oltre le quali, dicono i pentiti siciliani, Cosa nostra non andava: i Piromalli e i Mancuso, che proprio grazie ai Piromalli divennero una holding del crimine mondiale.

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