Monsignor Marcianò bacia la motovedetta: «Con questa voi salvate vite umane»
Inaspettato e intenso gesto dell’Ordinario militare per l’Italia in visita alla Capitaneria di porto di Vibo Marina. I militari presenti: «Atto commovente, da brividi»
Momenti di intensa partecipazione e trasporto si sono registrati nel corso della visita dell’Ordinario militare per l’Italia, arcivescovo Santo Marcianò, alla Capitaneria di Porto di Vibo Marina. L’alto prelato, recatosi nel presidio vibonese per benedire e consacrare la cappella dedicata a Santa Barbara, ha poi visitato, la motovedetta Cp265, accompagnato dal comandante dello stesso natante, maresciallo capo Paolo Fedele, e da Antonio Lo Giudice, comandante della Capitaneria di porto.
L’Ordinario militare Marcianò consacra la cappella della Capitaneria
Qui, appena salito a bordo, Marcianò ha compiuto un gesto di umanità che ha profondamente colpito i presenti. Rivolgendosi a Fedele, l’Ordinario militare ha affermato: «Comandante devo baciare questa barca, perché voi con questa salvate delle vite umane». E, subito dopo, si è chinato baciando la coperta della motovedetta.
Evidente il riferimento alle missioni di salvataggio che la Guardia costiera compie, a supporto della Marina militare e delle alte forze coinvolte, nell’ambito delle operazioni di soccorso ai migranti che attraversano il Mediterraneo per raggiungere l’Europa. Un gesto di ringraziamento che ha suscitato emozione e stupore e al quale l’equipaggio non è rimasto indifferente. «Abbiamo provato un brivido – ha riferito il comandante Fedele -: un gesto simile, compiuto da un ministro di Dio, voluto e nominato da Papa Francesco, ha avuto per noi un valore inestimabile. Grazie monsignor Marcianò».