domenica,Maggio 18 2025

Assalto armato al portavalori delle Poste, annullata la misura per 35enne di Mileto

Incompetenza territoriale con atti trasmessi alla Procura di Vibo Valentia

Assalto armato al portavalori delle Poste, annullata la misura per 35enne di Mileto

Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha annullato la misura degli arresti domiciliari nei confronti di Benito Tavella, 35 anni, di San Giovanni di Mileto, arrestato nel gennaio scorso nell’ambito dell’operazione denominata “Terramala”. In accoglimento di un’eccezione di incompetenza territoriale sollevata dall’avvocato Tommaso Zavaglia, il Riesame ha trasmesso gli atti alla Procura di Vibo Valentia. Benito Tavella è indagato nell’ambito dell’operazione che punta a far luce sulla banda che il 2 maggio 2019 avrebbe rapinato a colpi di Kalashnikov un furgone portavalori sulla strada provinciale che da Melicuccà porta a San Procopio, Dopo aver bloccato il blindato, sbarrando la strada con tronchi d’albero tagliati e riversi sull’asfalto, e averlo tamponato con una Fiat Uno rubata, armi in pugno i banditi hanno portato via 627.500 euro, oltre alla pistola di una delle due guardie giurate. In particolare, Benito Tavella – secondo l’accusa – avrebbe avuto un ruolo nel favorire la latitanza di Francesco Trafiletti, 31 anni, di San Procopio, ritenuto insieme a Giuseppe Oliveri, 32 anni, di Seminara, Carmine Alvaro, 37 anni, di San Procopio, gli autori della rapina al portavalori della Sicurtransport commessa con modalità paramilitari.
Benito Tavella in passato è rimasto vittima di un tentato omicidio. E’ il fratello di Michele Tavella, ucciso nell’ottobre del 2006 mentre si trovava in un salone da barba a Mileto.

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