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Naufragio a Crotone, aperta la camera ardente: decine di bare e dolore senza fine

Dopo il recupero del cadavere di un bambino tra i 5-6 anni avvenuto ieri, poche ore fa è stato individuato il corpo della 67esima vittima

Naufragio a Crotone, aperta la camera ardente: decine di bare e dolore senza fine

Aperta la Camera ardente a Crotone. Decine e decine di bare sono ospitate al Palamilione di Crotone. Lì riposano i resti dei migranti morti a seguito del tragico naufragio avvenuto all’alba di domenica dinnanzi alle coste di Steccato di Cutro. Stamattina, dopo il recupero in serata del cadavere di un bambino tra i 5-6 anni, è stato individuato e portato a riva il corpo della 67esima vittima. Intanto proseguono le indagini per far luce sulla strage costata la vita anche a tanti bambini. Tra i feretri nella struttura pitagorica, spicca la piccola bara bianca con la sigla KR46M0. Lì è custodito il corpo di un bimbo di pochi mesi. Lo zero indica che non aveva neppure un anno. Su 23 di quelle bare c’è una targa con il nome, altre sono ancora in attesa di identità. Alcuni parenti delle vittime e dei sopravvissuti arrivano in terra calabra da altri Paesi stranieri. Strazianti le urla di dolore che si sentono sin da fuori il Palamilione. La Procura della Repubblica di Crotone, guidata da Giuseppe Capoccia, indaga per omicidio e disastro colposi. Tre gli scafisti sottoposti a fermo. Per approfondire, continua a leggere su LaCnews24.it

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