Uccisa da un branco a Satriano, chiesti 15 anni per il proprietario dei cani
L'allevatore è accusato di omicidio colposo, introduzione e abbandono di animali e di invasione e occupazione abusiva di terreni. Sotto processo anche sua madre
La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto la condanna a 15 anni di carcere per Pietro Rossomanno (46 anni), l’allevatore di Satriano accusato della morte di Simona Cavallaro, la ventenne sbranata il 26 agosto 2021 da un branco di cani a guardia del gregge di proprietà dello stesso Rossomanno.
L’imputato, nel processo in corso davanti al gup di Catanzaro, è accusato di omicidio colposo, introduzione e abbandono di animali e di invasione e occupazione abusiva di terreni, poiché avrebbe lasciato pascolare in sua assenza il gregge di capre e pecore e il branco di cani al seguito e, quindi, non avrebbe vigilato sul comportamento dei cani causando la morte di Simone Cavallaro. La procura di Catanzaro ha anche chiesto la condanna a 8 mesi di reclusione della madre dell’allevatore, Maria Procopio, per la quale l’accusa è quella di invasione e occupazione abusiva di terreni.
LEGGI ANCHE: Uccisa da un branco di cani a Satriano, conclusa l’autopsia: Simona attaccata alle spalle
Uccisa da un branco di cani a Satriano, il pastore accusato dell’omicidio sceglie l’abbreviato
- Tags
- satriano