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Traffico di droga, blitz a Catanzaro: 49 misure cautelari

Al vertice c'era un discendente della famiglia di 'ndrangheta dei Giampà e con canali di approvvigionamento, sia nel Reggino sia a Roma grazie alla collaborazione con i Casamonica

Traffico di droga, blitz a Catanzaro: 49 misure cautelari

Stamani i Finanzieri del Comando Provinciale di Catanzaro con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 49 indagati, in ordine al delitto di associazione a delinquere finalizzate al traffico di sostanza stupefacente e altri reati, a vario titolo loro rispettivamente contestati. 55 in totale le persone indagate. I dettagli verranno comunicati nel corso di una conferenza stampa che si tiene a Catanzaro, Piazza Stocco, presso i nuovi locali della Procura della Repubblica– Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, con il procuratore capo, il procuratore aggiunto vicario e gli ufficiali della Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza. [Continua in basso]

Arresti in carcere

  1. AMATO Damiano, Lamezia, 19.1.1982
  2. AMATO Daniele, Lamezia Terme, 5.11.1992
  3. AMMENDOLA Giuseppe, Lamezia Terme, 21.02.1983
  4. BERLINGERI Alessandro, Lamezia Terme, 18.04-1993
  5. BERLINGERI Fabrizio, Lamezia Terme, 26.04.1988
  6. BEVILACQUA Sandro, Lamezia Terme, 29.02.1984
  7. BOCA Tommaso, Lamezia Terme, 04.08.1990
  8. BUTRUCE Caterina, Lamezia Terme, 01.10.1969
  9. CAPPELLANO Bruno, Catanzaro, 10.10.1968
  10. CURCIO Maria Giovanna, Lamezia, 21.09.1989
  11. D’AGOSTINO Pietro Giovanni, Lamezia, 16.09.1982
  12. D’AGOSTINNO Salvatore, Lamezia, 29.09.1987
  13. FRANCESCHI Angela, Lamezia, 11.08.1987
  14. GALIANO Angelo, Lamezia, 9.10.1989
  15. GALIANO Angelo, Lamezia, 31.01.1990
  16. GALIANO ANTONIO, Lamezia Terme, 18.7.1978
  17. GALIANO Giorgio, Nicastro, 10.10.1954
  18. GALLUZZI Francesco, Lamezia, 7.11.1992
  19. GIAMPA’ Antonio, Lamezia, 19.05.1972
  20. GIGLIOTTI Pasquale, Lamezia, 16.08.1981
  21. HOL ZAUSEN Hans Georg, Lamezia, 11.12.1995
  22. IANNELLI Pasquale, Sambiase, 5.01.1961
  23. LICARI Salvatore Andrea, Soverato, 08.04.1990
  24. LUPPARELLI Angelo, Roma, 04.02.1978
  25. LUPPARELLI Maurizio, Roma, 11.10.1983
  26. LUPPARELLI Yuri, Roma, 02.03.1989
  27. MAURO Antonio, Lamezia, 09.06.1990
  28. MURACA Andrea, Lamezia, 01.11.1979
  29. MURACA Francesco, Lamezia, 01.11.1979
  30. ONORATO Battista, Lamezia, 11.07.1983
  31. PALERMO Antonio, Lamezia, 28.03.2000
  32. PARADISO Gianluca, Lamezia, 16.06.1996
  33.  PERRI Antonio, Lamezia, 12.01.1987
  34. PERRI Marco, Lamezia, 26.03.1994
  35. SACCO Carlo, Lamezia, 02.02.1996
  36. SACCO Flippo, Lamezia, 07.01.1991
  37. SCALISE Raffaele, Lamezia, 01.01.1977
  38. TORCASIO Eugenio, Lamezia, 04.08.1989
  39. TORCASIO Ugo, Nicastro, 12.07.1957
  40. VENTURA Antonio, Lamezia, 07.12.1984

Arresti domiciliari

  1. ARCURI Alessandra, Lamezia Terme, 12.03. 1998
  2. BERLINGERI Armando, Reggio Calabria, 2.11.1969
  3. BERLINGERI Gabriella, Lamezia Teme, 05.11. 1975
  4. COSENTINO Marco, Lamezia Terme, 28.06.1988
  5. IANNELLI Salvatore, Soveria Mannelli, 31.07.1999
  6. IANNELLI Vincenzo, Springvale (Australia), 31.05.1970

Obbligo di presentazione

  1. CRISTIANO Vincenzo, Soveria Mannelli, 30.03.1994
  2. DE VITO Valcntina, Lamezia, 03.04.1988
  3. METE Pasquale, Lamezia, 22.10.1976

Indagati

  1. IANNELLI Sumuel, Soveria Mannelli, 15.11.1999
  2. Munizza Pierrosario, Lamezia Terme, 17.05.1975
  3. MURRONE Massimiliano, Crosia, 01.01.1977
  4. SAURO Giuseppe, Lamezia, 11.04.1981
  5. VASILE Giuseppe Samuele, Lamezia, 05.08.1985
  6. VESCIO Luigi, Lamezia, 23.03.1983

‘Ndrangheta e droga

L’organizzazione era dedita al traffico ed allo spaccio di droga radicata nel quartiere Capizzaglie di Lamezia Terme e al vertice c’era un discendente della famiglia di ‘ndrangheta dei Giampà e con canali di approvvigionamento, sia nel Reggino, a San Luca e Rosarno, sia a Roma grazie alla collaborazione con i Casamonica. Un gruppo che disponeva anche di armi comuni e da guerra, compreso un bazooka con due proiettili. Quarantasei le persone arrestate – 40 in carcere e 6 ai domiciliari – in esecuzione di un’ordinanza del gip che prevede anche tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione a delinquere finalizzate al traffico di droga, detenzione e commercio di sostanze stupefacente, in materia di armi, anche da guerra, e tentata estorsione. Il provvedimento ha riguardato anche alcuni appartenenti alla comunità rom che vive nel capo di contrada Scordovillo.

Nel corso dell’indagine – cui ha collaborato anche la Procura di Lamezia Terme guidata da Salvatore Curcio – sono state anche sequestrate 650 munizioni di vario calibro. “La Guardia di finanza di Catanzaro e Lamezia Terme – ha detto Gratteri incontrando i giornalisti – ha seguito con cura e nel dettaglio l’indagine, utilizzando non solo intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche ma anche ottenendo riscontri e sequestrando complessivamente più di 500 chili di droga di vario tipo. L’indagine – ha sottolineato Gratteri – ha interessato indagati originari di famiglie molto importanti che hanno una storia sul piano investigativo/giudiziario. Alcuni arrestati sono discendenti di famiglie storiche di ‘ndrangheta di Lamezia Terme che negli anni della guerra spesso hanno utilizzato dei killer provenienti dal Reggino e in particolare da San Luca, quindi storie criminali importanti che proseguono nel traffico di droga che continua a essere molto redditizio. Un’operazione importante anche perché riguarda un territorio difficile che ha creato spesso problemi”.

“Le intercettazioni – ha detto il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla – sono state fondamentali, come la capacità degli investigatori di comprendere cosa si celava dietro al linguaggio criptico utilizzato. L’organizzazione, tra l’altro, si avvaleva anche di minorenni per lo spaccio“. Il comandante provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro, generale Domenico Grimaldi, ha sottolineato la “professionalità e la tenacia dei finanzieri che non hanno mai mollato. In un caso – ha riferito – un indagato, per sfuggire ad un controllo, ha tentato di speronare l’auto dei militari ed uno di loro ha sparato un colpo di avvertimento. Stamani, con gli arresti nel campo rom abbiamo operato in un ambiente ostico e ostile, ma grazie alla nostra rapidità tutto si è svolto senza problemi”. Grimaldi ha anche riferito che 15 indagati erano destinatari del reddito di cittadinanza. Il comandante del Gruppo di Lamezia, capitano Valentino Luce, infine, ha sottolineato che nel corso delle indagini sono state interpretate e verificate oltre 211mila conversazioni telefoniche e telematiche.

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