«Non un attentato mafioso»: la sentenza dell’autobomba di Limbadi che uccise Matteo Vinci- Video
L'intervista ai genitori del giovane ucciso andata in onda nell'ultima puntata di Mammasantissima: «Non siamo stati mai ascoltati dallo Stato»
«Io sono sopravvissuto per miracolo, sono sopravvissuto perché sono uscito dalla macchina che stava bruciando. Era una cosa spaventosa, non si poteva neppure guardare». La paura è ancora impressa negli occhi Francesco Vinci, il suo corpo è invece testimone di un’atrocità inaudita che ha spezzato per sempre la vita di un figlio, di un giovane biologo con un futuro ancora da costruire.
9 aprile 2018. Limbadi. Località Cervolara. Un’auto esplode. È un inferno di fuoco e fiamme. «In lontananza sento la voce di mio marito che dice “Corri Sara, è scoppiata la macchina”. Ho pensato subito fosse successo qualcosa a Matteo» – racconta Sara Scarpulla, la madre di Matteo nell’ultima puntata di Mammasantissima- Processo alla ‘ndrangheta… Continua a leggere su www.lacnews24.it