lunedì,Dicembre 23 2024

“No antenna” a Stefanaconi, il Comitato denuncia il dirigente del Genio civile

Per il presidente Arcella, il funzionario vibonese avrebbe portato avanti un iter «inverosimile» al fine di sanare alcune anomalie nelle pratiche redatte dalla Wind «nell’intento di favorire l'azienda»

“No antenna” a Stefanaconi, il Comitato denuncia il dirigente del Genio civile

«Si tratta di lavori abusivi, come si evince dall’ordinanza di sospensione emanata dal Comune di Stefanaconi per gravi carenze documentali e mancanza della necessaria dichiarazione di inizio lavori». Tuttavia, l’iter burocratico, seguito dal Genio Civile di Vibo Valentia, nella persona del dirigente Francesco Costantino, appare «inverosimile».

A sostenerlo è il comitato di cittadini che si oppone alla realizzazione di un traliccio porta antenne della Wind a ridosso del centro abitato di Stefanaconi e in zona classificata R4 dal Pai, e dunque ad alto rischio idrogeologico. Comitato presieduto da Raffaele Arcella che, in merito ai rilievi mossi all’indirizzo del Genio Civile, annuncia di aver presentato un esposto alla Procura a carico proprio del dirigente chiamato in causa.

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Il perché è tutto nell’articolata ricostruzione dei fatti fornita dal Comitato stesso: «il committente Wind S.p.a. presenta al Genio Civile di Vibo Valentia la comunicazione di inizio lavori per la realizzazione della stazione radio base in oggetto – in data 26 Maggio 2016 nella quale l’inizio lavori viene previsto per il 13 Maggio 2016. Tale documento, sprovvisto di data, viene regolarmente acquisito dal Genio Civile di Vibo Valentia; una fotocopia di tale atto – quindi con stesso numero di protocollo e stessa data di accettazione (26 Maggio 2016) – dove viene, “per così dire” cambiata e quindi regolarizzata solo la data di inizio dei lavori (26 Maggio 2016 al posto del 13 Maggio 2016): La stessa viene inviata al Comune di Stefanaconi per il rilascio della concessione edilizia; un’ulteriore comunicazione di Inizio lavori – prosegue la denuncia -, forse precedente perché senza data di arrivo e di partenza, sempre con oggetto “realizzazione di una stazione radio base per telefonia cellulare” che riguardava il Comune di Ardore (RC) piuttosto che quello di Stefanaconi».

Diverse dunque le anomalie segnalate. E non finisce qui; «la “strana” comunicazione che il dirigente il Genio civile di Vibo, Ing. Francesco Costantino, nel tentativo di “chiudere” tale indecifrabile iter ha inviato al Comune di Stefanaconi. In questa – spiega Arcella – viene giustificata l’evidente incongruenza prodotta dalla Wind, tra la data di presentazione della dichiarazione di inizio lavori (26 Maggio 2016) e la data effettiva di inizio degli stessi (13 Maggio 2016)».

«Scrive l’Ing. Costantino: “per come anticipato telefonicamente al dirigente, era dovuta ad una serie di disguidi(?) nella trasmissione della posta elettronica certificata della Comunicazione Inizio Lavori”. Appare altresì aberrante – attacca Arcella – la conclusione di tale comunicazione nella quale si evince, peraltro, un comportamento di arbitrio laddove il dirigente scrive “tranquillamente” che “si è provveduto a rimuovere il documento con data errata (?) sostituendolo con quello originario (?) che riporta la data di inizio lavori del 13 Maggio 2016 e che si trasmette in allegato a sostituzione di quello precedente con data di inizio lavori 26 maggio 2016”».

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Il comitato, che nel frattempo ha raggiunto le mille adesioni, «stante “l’involuzione” con cui il dirigente del Genio Civile ritiene di aver licenziato un atto così delicato ed importante a favore della multinazionale Wind», chiede quindi alla Procura di valutare «se nei fatti esposti siano ravvisabili comportamenti arbitrari, illegittimi ovvero estremi di reato». E, ancora, diffida «l’Ufficio tecnico comunale di Stefanaconi dal prendere atto di un documento così inusitato e gravoso la cui validità va accertata in sede giurisdizionale».

È, infatti, evidente che l’accoglimento del provvedimento in questione «annullerebbe le ordinanze del Comune di Stefanaconi; “assolverebbe” la Wind dal reato edilizio alla stessa contestato dal medesimo Comune; renderebbe scontato il procedimento amministrativo tra la Wind ed il Comune di Stefanaconi fissato per il prossimo 18 Luglio al Tar di Catanzaro».

C’è, infine, una richiesta indirizzata al sindaco di Stefanaconi, al quale di «valutare l’opportunità di interessare direttamente la Procura della Repubblica attraverso la trasmissione di tutti gli atti».

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