«Troppi falsi invalidi, intervenga l’Inps»

Urge fare chiarezza ed operare maggiori controlli su quanti percepiscono in maniera indebita pensioni d’invalidità senza averne i requisiti e, dunque, in maniera fraudolenta. Un fenomeno che, oltre alle forze dell’ordine deputate al contrasto alle frodi ai danni dello Stato, chiama direttamente in causa, secondo Cosimo Limardo, coordinatore regionale del Movimento italiano disabili della Calabria (che ha sede a San Calogero, nel Vibonese), anche il maggiore ente previdenziale italiano, ovvero l’Inps.

Per Limardo, che ha scritto un’accorata missiva a Tito Boeri, numero uno della stessa Inps, occorre colpire non solo chi si rende responsabile di un reato perseguibile penalmente, ma anche chi attesta falsamente l’invalidità dello stesso. «Ci sono molte persone che ricorrendo a raccomandazioni – asserisce il coordinatore del Mid Calabria – usufruiscono di pensioni d’invalidità e assegni di accompagnamento, per non parlare dei permessi speciali per parcheggiare l’auto nei posti riservati ai disabili, senza averne alcun diritto».

Da qui l’appello rivolto direttamente a Boeri, affinché invii «veri ispettori che facciano chiarezza, chiamando a visita gli invalidi e accertando se veramente hanno diritto ai benefici di legge e verificando il conseguente comportamento delle commissioni mediche».

Vengano dunque accertate le responsabilità del caso, esorta Limardo: «chi ha sbagliato paghi, rimborsi fino all’ultimo euro ottenuto in maniera indebita e anche la commissione medica responsabile venga sospesa e sottoposta a sanzioni pecuniarie».

Conclude Limardo a nome dei disabili associati al suo movimento: «vogliamo chiarezza e speriamo in una sua risposta (di Boeri, ndr) e in provvedimenti indirizzati a stroncare questo odioso fenomeno che danneggia tutti coloro che sono realmente invalidi»