Sparatoria a Vibo Valentia, in 12 davanti al gup
I fatti risalgono ad ottobre 2021 quando al termine di una rissa un giovane è stato ferito a colpi d'arma da fuoco e lasciato a terra. L'autore del tentato omicidio chiede il giudizio abbreviato
Dovrà valutare l’ammissione al processo con rito abbreviato, condizionato all’escussione della parte offesa, il gup del Tribunale di Vibo Valentia Giorgia Maria Ricotti, dinanzi al quale è comparso stamane per l’udienza preliminare Francesco Barbieri, 22 anni, di Pannaconi di Cessaniti, accusato del tentato omicidio del 34enne di Vibo Domenico Catania, detto “Pallina”, quest’ultimo imputato in Rinascita Scott.
Era la notte del 17 ottobre 2021 quando un gruppo di ragazzi diede vita a una violenta rissa nel centro storico di Vibo Valentia. Al termine, alcuni di loro si allontanarono per dotarsi – secondo gli inquirenti – di un’arma da fuoco, concludendo nel sangue la serata. Dopo un nuovo alterco, uno di loro ha esploso un colpo verso il petto di un coetaneo, per poi dileguarsi a piedi. Si tratta – secondo l’accusa – di Francesco Barbieri (difeso dall’avvocato Giuseppe Bagnato) accusato di aver colpito Domenico Catania, alias “Pallina”. Il ferito è stato quindi abbandonato a terra e non soccorso da nessuno ed è stato lo stesso giovane a trascinarsi da solo verso piazza Morelli. Per il tentato omicidio, Francesco Barbieri è sottoposto attualmente all’obbligo di dimora. [Continua in basso]
Ricevuta la segnalazione da parte dei sanitari, la Compagnia carabinieri ed il Nucleo investigativo di Vibo Valentia hanno immediatamente iniziato le indagini, riuscendo a denunciare quanti avrebbero partecipato alla rissa, oltre ai presunti favoreggiatori e a di chi non avrebbe prestato soccorso.
Dinanzi al gup – dopo la richiesta di rinvio a giudizio della Procura – si trovano quindi: Gerardino Condello, 34 anni, di Vibo Marina (avvocato Francesco Muzzopappa), Sacha Fortuna, 44 anni, di Vibo, domiciliato a Stefanaconi (avvocato Luigi La Scala) e Carmelo Ripepi, di Piscopio (avvocato Sergio Rotundo), tutti accusati di omissione di soccorso poiché “pur trovando Domenico Catania ferito in strada” avrebbero omesso il dovuto soccorso ed omesso anche di “darne immediato avviso alle autorità”.
Per il reato di concorso in rissa si trovano invece dinanzi al gup: Loris Junior Aracri, 23 anni, di Pizzo (avvocato Raffaele Carullo), Salvatore Barbieri, 27 anni, di Pannaconi (avvocato Tiziana Barillaro), Andrea Belsito, 25 anni, di Pizzo (avvocati Raffaele Carullo e Angelo Terranova), Emanuele Belsito, 32 anni, di Pizzo (avvocati Raffaele Carullo e Angelo Terranova), Leoluca Belsito, 31 anni, di Pizzo (avvocato Vincenza Curatolo), Antonio Fiumara, 38 anni, di Pizzo (avvocati Gabriella Riga e Raffaele Carullo), Nicola Rito, 29 anni, di Ionadi (avvocati Gabriella Riga e Carullo), Francesco Barbieri, 22 anni, di Pannaconi (avvocato Giuseppe Bagnato).
Infine, per il reato di favoreggiamento personale si trovano dinanzi al gup: Salvatore Barbieri, Carmelo Ripepi e Emilio Minico, quest’ultimo di 24 anni, di Arzona di Filandari (avvocato Giuseppe Bagnato). Gli ultimi tre sono accusati di aver aiutato Francesco Barbieri ad eludere le investigazioni attraverso dichiarazioni mendaci agli investigatori dopo il tentato omicidio ai danni di Domenico Catania. Non è da escludere che altri imputati alla prossima udienza possano richiedere il rito abbreviato oltre a Francesco Barbieri.
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