Limbadi, l’Università antimafia adesso è realtà
Il progetto portato avanti dal coordinamento di “Riferimenti”. Marisa Manzini nominata coordinatrice scientifica: «Lo Stato ha dimostrato di esserci», mentre il sottosegretario Dorina Bianchi esulta: «Ha vinto la Calabria migliore»
Ci sono voluti anni d’attesa, accompagnati da numerose diatribe, incertezze e polemiche ma alla fine l’Università antimafia apre i battenti e lo fa in quello che è considerato il feudo dei Mancuso, ossia Limbadi. Un obiettivo perseguito e quindi raggiunto dall’associazione “Riferimenti”. La direzione scientifica è stata affidata al magistrato Marisa Manzini.
«La sua presenza – ha rimarcato la presidenza dell’associazione antimafia Adriana Musella – non è casuale ma è molto significativa perché è colei che ha condotto le indagini contro il clan Mancuso, proprietario dell’immobile confiscato e che oggi ospiterà il Centro studi sui fenomeni mafiosi. Molti – ha aggiunto – pensavano che noi facessimo soltanto parole ma noi siamo abituati a lavorare e a portare a termine i nostri progetti».
Il procuratore aggiunto di Cosenza Marisa Manzini, dal canto suo, ha rilevato come «lo Stato abbia investito su un immobile sequestrato dalla criminalità organizzata affinché passasse il principio che la ‘ndrangheta non fosse invincibile».
Appresa la notizia dell’apertura dell’Università il sottosegretario con delega al Turismo Dorina Bianchi ha così commentato: «Il migliore anticorpo alla criminalità ed alla ‘ndrangheta è la cultura e la conoscenza, l’università che oggi con la presentazione dell’offerta formativa si avvia a Limbadi, in una villa confiscata al boss Mancuso, un luogo simbolo per Limbadi e tutta la Calabria, è la migliore risposta che si potesse dare ed il miglior incitamento ai nostri giovani. Pur non essendo fisicamente presente alla manifestazione per altri impegni – aggiunge – sono al fianco del coordinamento di “Riferimenti” e dei soggetti pubblici e privati che hanno offerto la propria partnership e voglio assicurare la mia piena condivisione e sostegno all’iniziativa. Sarò presto a Limbadi per visitare personalmente la neonata Università. Conosco bene il progetto ed ho seguito da vicino, nel mio precedente ruolo di parlamentare e componente della Commissione Antimafia, tutti i passaggi che hanno portato alla sua definizione. Oggi vince lo Stato, vince la Calabria onesta».