Gettonopoli: a giudizio presidente Consiglio regionale e segretario Pd di Catanzaro
Le accuse, a vario titolo, ipotizzano i reati di truffa e falso nelle vesti di consiglieri comunali nella città capoluogo unitamente ad altri politici
Con le accuse di truffa e falso il gup del Tribunale di Catanzaro ha rinviato a giudizio tutte le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta “Gettonopoli” su presunte irregolarità nelle sedute delle commissioni consiliari del Comune di Catanzaro nel periodo tra novembre e dicembre 2018. Tra i ventinove che andranno a processo figurano, tra gli altri, anche alcuni politici, come l’attuale presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, della Lega, all’epoca dei fatti contestati consigliere comunale di Catanzaro, e cinque consiglieri comunali attualmente in carica. Secondo l’ipotesi accusatoria della Procura di Catanzaro, gli indagati avrebbero attestato false verbalizzazioni inducendo in errore il Comune in ordine all’effettivo svolgimento delle riunioni delle commissioni consiliari, procurandosi un ingiusto vantaggio derivante dal versamento del gettone di presenza nell’arco temporale oggetto dell’inchiesta, la fine del 2018.
L’accusa di falso in atti pubblici contestato dalla Procura attiene alla formazione dei verbali delle sedute, ritenuti incompleti e sommari, mentre l’accusa di truffa riguarda l’indebito conseguimento del gettone di presenza da parte dei consiglieri comunali nonostante la partecipazione solo formale alle riunioni delle commissioni. Nel dettaglio, con riferimento alle figure politiche il rinvio a giudizio è stato disposto oltre che per Filippo Mancuso, per i consiglieri comunali attualmente in carica Fabio Celia (segretario cittadino del Pd ed editore a Catanzaro), Manuela Costanzo (vicepresidente del Consiglio comunale), Luigi Levato, Rosario Mancuso, Giulia Procopio, e per gli ex consiglieri comunali Agazio Praticò, Antonio Mirarchi, Antonio Angotti, Enrico Consolante, Francesca Carlotta Celi, Lorenzo Costa, Roberta Gallo, Francesco Gironda, Giuseppe Pisano, Cristina Rotundo, Fabio Talarico, Antonio Ursino. Il processo inizierà il 16 maggio dinanzi al Tribunale monocratico di Catanzaro.
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