Medici aggrediti allo Jazzolino di Vibo, De Nisi chiede strumenti a difesa dei sanitari
Il consigliere regionale auspica misure organizzative che rendano sicuri i pronto soccorso, le postazioni di guardia medica
«Quest’ultimo episodio non fa che aggiungersi ai fatti che in precedenza si sono registrati e che evidenziano un rapporto dove l’intolleranza alle regole da parte di un “certo” pubblico diventa arroganza e sopraffazione nei confronti degli operatori sanitari». Le parole di solidarietà sono quelle che il consigliere regionale Francesco De Nisi indirizza ai due medici dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia aggrediti nei giorni scorsi dai familiari di un paziente deceduto dopo il ricovero. «Ci chiediamo cos’altro debba accadere – aggiunge De Nisi – prima che arrivi finalmente il momento di creare strumenti attivi e passivi per la tutela di tutti gli operatori sanitari». Il consigliere regionale, nel ribadire la propria vicinanza ai due sanitari conclude affermando che «è inaccettabile che un medico non sia al sicuro sui posti di lavoro per i quali vanno adottate misure organizzative per rendere sicuri i pronto soccorso, gli ospedali, le postazioni di guardia medica».
LEGGI ANCHE: Medici aggrediti in ospedale a Vibo, condanna dal mondo politico e dal Garante della Salute