Medici aggrediti in ospedale a Vibo, condanna dal mondo politico e dal Garante della Salute
I parenti di un paziente deceduto si sono scagliati con una stampella contro due sanitari dello Jazzolino
Arrivano diversi attestati di solidarietà ai due medici dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia aggrediti nei giorni scorsi dai familiari di un paziente deceduto dopo il ricovero. Dal sindaco della città, Maria Limardo, ad Antonio Lo Schiavo, tutti concordi nel condannare l’episodio di violenza, con in particolare il consigliere regionale che ha invocato l’istituzione di un Posto fisso di polizia all’interno dell’ospedale per permettere ai medici e a tutti gli operatori sanitari di assolvere con maggiore serenità alla propria gravosa missione.
Sull’aggressione si registra anche un intervento del Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, la quale spiega che dopo analoghe aggressioni negli ospedali di Polistena e Locri “non è più possibile assistere ad eventi di violenza inaudita nei confronti dei medici. Episodi che minano l’attività di professionisti che operano con grande dedizione negli ospedali. Mi attiverò – fa sapere la Sranganelli – per condividere con le autorità competenti la necessità di un sistema efficiente e di sicurezza all’interno di ogni struttura sanitaria e in particolare nel Pronto Soccorso”. I medici aggrediti all’interno dell’ospedale di Vibo sono la nefrologa Tiziana Sacco e l’anestesista Antonio Loiacono. In particolare, i parenti di un 48enne – arrivato in ospedale in gravi condizioni era poi spirato in serata – si sono scagliati contro i due sanitari con una stampella provocandogli delle contusioni.
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