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Pressioni su Emanuele Mancuso, giudice della Corte d’Appello si astiene dal processo

Si è già occupata di esaminare la sentenza di primo grado del Tribunale di Vibo in altro procedimento relativo al ferimento di Romana Mancuso e Giovanni Rizzo che ha portato alla condanna di Giuseppe Mancuso. Ecco i passaggi della vicenda

Pressioni su Emanuele Mancuso, giudice della Corte d’Appello si astiene dal processo
Giuseppe Mancuso

Accolta dalla prima sezione della Corte d’Appello di Catanzaro la richiesta di astensione del giudice Loredana De Franco, chiamata a giudicare gli imputati al centro di un’inchiesta della Dda di Catanzaro che mira a far luce sulle pressioni rivolte dai familiari ad Emanuele Mancuso per farlo recedere dalla collaborazione con la giustizia. La vicenda giudiziaria si occupa anche della latitanza di Giuseppe Mancuso, fratello di Emanuele e figlio del boss Pantaleone Mancuso, alias “l’Ingegnere”. Il giudice De Franco ha infatti presieduto il processo di secondo grado relativo al tentato omicidio di Romana Mancuso e del figlio Giovanni Rizzo (avvenuto il 26 maggio 2008) emettendo la sentenza con la quale l’1 maggio scorso – ribaltando l’assoluzione del primo grado di giudizio – ha condannato Giuseppe Mancuso a 8 anni di reclusione per tale fatto di sangue. In tale ultimo processo, la Corte d’Appello nelle motivazioni aveva però richiamato la sentenza di primo grado del Tribunale di Vibo relativa al procedimento sulle pressioni ad Emanuele Mancuso prodotta dalla Procura generale di Catanzaro. Da qui l’invito degli avvocati Francesco Capria e Francesco Sabatino ad astenersi dal processo d’appello sulle pressioni ad Emanuele Mancuso che vede fra gli imputati pure Giuseppe Mancuso. Il giudice Loredana De Franco si è quindi astenuta e la richiesta di astensione è stata accolta anche dal presidente della Corte d’Appello di Catanzaro. Il processo è stato quindi rinviato al 12 dicembre prossimo e sarà presieduto da un nuovo giudice al posto della De Franco. [Continua in basso]

Emanuele Mancuso

Questi gli imputati la sentenza di primo grado: 1 anno e 8 mesi per Pantaleone Mancuso, di 61 anni, detto “l’Ingegnere” (padre di Giuseppe ed Emanuele, per lui il pm aveva chiesto la condanna a 3 anni e 6 mesi); 1 anno e 8 mesi per Rosaria Del Vecchio, di 57 anni, di Nicotera (2 anni e 6 mesi per lei la richiesta del pm); 1 anno e 8 mesi per Giovanna Del Vecchio, di 54 anni, di Nicotera (madre di Giuseppe ed Emanuele Mancuso e moglie di Pantaleone Mancuso detto “l’Ingegnere”, 3 anni e 6 mesi per la richiesta del pm); assolta Desiree Mancuso, di 30 anni, di Nicotera (sorella di Emanuele Mancuso, 2 anni e 6 mesi per lei la richiesta del pm); 5 anni e 6 mesi per Giuseppe Mancuso, di 36 anni, di Nicotera (fratello di Emanuele, 7 anni di carcere la richiesta del pm).

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