Il Tribunale di Sorveglianza lascia ai domiciliari Giovanni Mancuso
Deve scontare un residuo pena dopo la condanna definitiva per usura rimediata nell’operazione Black money
Resta in via definitiva agli arresti domiciliari per motivi di salute Giovanni Mancuso, 82 anni, di Limbadi, condannato a 9 anni per usura nel processo Black money. La decisione è del Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro che già in via provvisoria aveva deciso lo scorso anno in tal senso ed ora in via definitiva. Giovanni Mancuso – difeso dagli avvocati Francesco Schimio e Maurizio Nucci – ha un residuo pena da scontare di 5 anni. Annovera precedenti penali per vari reati, dal sequestro di persona a scopo di estorsione (condanna del 1975) alla violazione della sorveglianza speciale, dal furto al pascolo abusivo, dalla spendita di monete false alla ricettazione, dal porto abusivo di armi ad illeciti edilizi. Nel luglio scorso gli sono stati confiscati beni per quasi dieci milioni di euro. Giovanni Mancuso è il fratello più grande di Luigi Mancuso, principale imputato del processo Rinascita Scott. E’ anche il padre di Giuseppe Mancuso, 32 anni, anche lui imputato in Rinascita Scott.
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