sabato,Novembre 23 2024

I carabinieri sequestrano droga e un arsenale nel Vibonese: due arresti – Video

Nel mirino dei militari dell’Arma anche una azienda agricola che avrebbe dovuto produrre e commercializzare canapa indiana cosiddetta legale

I carabinieri sequestrano droga e un arsenale nel Vibonese: due arresti – Video

I carabinieri della stazione di Limbadi, della stazione forestale di Spilinga e dello Squadrone Cacciatori sono entrati in azione procedendo al controllo di una azienda agricola, in agro di San Calogero, autorizzata alla produzione e commercializzazione della canapa indiana cosiddetta legale. Il team, con il coordinamento e supporto della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, ha tuttavia accertato che le piante coltivate, circa un migliaio, non corrispondevano a quelle autorizzate e riportate nella documentazione, concretizzandosi quindi il reato di produzione non autorizzata di sostanze stupefacenti. Dichiarato in arresto il presunto responsabile, Gaetano Palaia, 48 anni, di Rosarno, è stata quindi eseguita una perquisizione del capannone in locazione usato come zona logistica dell’area alle cui operazioni assisteva anche il proprietario, Sante Restuccia, 34 anni, di Rosarno, chiamato in causa dall’arrestato.

Le operazioni, che hanno portato all’arresto di Gaetano Palaia, hanno consentito di rinvenire oltre a diverso materiale per il confezionamento della marijuana anche due giubbotti antiproiettile e oltre 30 chili di sostanza stupefacente già confezionata. Successivamente è stata individuata, poco distante, su un terreno nella disponibilità del secondo soggetto una piantagione di marijuana, senza alcuna autorizzazione, con circa 200 piante. Il ritrovamento più importante è stato però effettuato a Rosarno presso un capannone sempre nella disponibilità del secondo fermato dove i carabinieri oltre a due chili circa di marijuana rinvenivano, occultate in alcuni bidoni di plastica cinque pistole e un fucile a pompa, con matricola abrasa, nonché due AK-47 kalashnikov perfettamente funzionanti e un migliaio di munizioni. Sono in corso approfondimenti degli inquirenti per accertare la provenienza delle armi e il loro eventuale utilizzo in episodi delittuosi. I due arrestati sono stati posti ai domiciliari dal giudice dopo la convalida.

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