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Petrol Mafie: 18 condanne e tre assoluzioni nel processo con rito abbreviato

Fra gli imputati anche Filippo Fiarè, Gregorio Giofrè, Pasquale Gallone, Daniele Prestanicola e altri tre vibonesi

Petrol Mafie: 18 condanne e tre assoluzioni nel processo con rito abbreviato
Gregorio Giofrè

Regge parzialmente il troncone del processo con rito abbreviato dinanzi al gup distrettuale, Matteo Ferrante, nell’ambito dell’operazione Petrol Mafie. Questa la sentenza: assoluzione per Filippo Fiarè, 64 anni, di San Gregorio d’Ippona (la Dda aveva chiesto la condanna ad 8 anni); assoluzione per Gregorio Giofrè, di 59 anni, di San Gregorio d’Ippona (chiesti 8 anni);  6 anni Pasquale Gallone, 61 anni, di Nicotera (chiesti 8 anni, condannato per estorsione); 6 anni per Giuseppe Barbieri, di 48 anni, di Sant’Onofrio (chiesti 8 anni); 4 anni Gerardo Caparrotta, 53 anni, di Sant’Onofrio (4 anni chiesti dalla Dda); 7 anni Francescantonio Anello, di 32 anni, di Filadelfia (chiesti 10 anni); 7 anni Daniele Prestanicola, di 39 anni, di Maierato (chiesti 10 anni); 7 anni e 10 mesi Salvatore Giorgio, 47 anni, di Catanzaro (chiesti 12 anni); 5 anni Orazio Romeo, 52 anni, di Catania (chiesti 5 anni); 2 anni e 10 mesi Vincenzo Zera Falduto (cl.’88) di Reggio Calabria (chiesti 4 anni e 4 mesi); 3 anni e 8 mesi Gioacchino Falsaperla (cl.’65) di Catania (chiesti 4 anni); assoluzione per Marco Lione (cl.’73) di Napoli (chiesti 4 anni e 4 mesi); 4 anni e 2 mesi Giuseppe Mercadante (cl.’79) di Casal di Principe (chiesti 5 anni e 2 mesi); 2 anni e 6 mesi Antonio Ricci (cl.’60) di Montecorvino Pugliano (chiesti 3 anni e 4 mesi); 6 anni e 8 mesi Alessandro Primo Tirendi (cl.’82) di Milano 8chiesti 8 anni); 3 anni e 2 mesi Armando Carvelli (cl.’86) di Crotone (chiesti 4 anni e 8 mesi); 3 anni e 4 mesi Giovanni Carvelli (cl.’84) di Petilia Policastro (chiesti 5 anni e 4 mesi); 7 anni e 10 mesi per Domenico Rigillo di San Vito sullo Ionio (chiesti 12 anni); 1 anno e 6 mesi per Gabriele La Barbera, 35 anni, di Palermo (chiesti 3 anni e 4 mesi); 3 anni e 2 mesi per Salvatore Ucchino, 44 anni, Taormina (chiesti 5 anni e 2 mesi); 3 anni e 8 mesi Angelo Ucchino, di Giardini Naxos (chiesti 3 anni e 10 mesi). [Continua in basso]

Filippo Fiarè

Associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche, intestazione fittizia di beni, evasione delle imposte e delle accise anche mediante emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, corruzione, scambio elettorale politico mafioso, turbativa d’asta i reati, a vario titolo, contestati.
Parti civili la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero dell’Interno, l’Agenzia delle dogane, l’Agenzia delle Entrate, la Regione Calabria, l’Associazione antiracket e antiusura (avvocato Giovanna Fronte), la Provincia di Vibo Valentia (avvocato Maria Rosa Pisani), i Comuni di Vibo Valentia (avvocato Maria Antonietta La Monica), Sant’Onofrio (avvocato Maria Antonietta La Monica) e Limbadi (avvocato Giulio Ceravolo), della Cooperporo.

Il gup ha ordinato poi la confisca dei beni riconducibili a Prestanicola, ai due Ucchino, a Falduto, Romeo e Tirendi, e il risarcimento alle parti civili così disposto: Anello, Barbieri, Gallone, Prestanicola nei confronti della Cooperporo Edile; i due Carvelli, Falduto, Falsaperla, La Barbera, Mercadante, Ricci, Rigillo, Romeo e Tirendi per l’Agenzia delle dogane (con provvisionale esecutiva di 100mila euro); Falsaperla, Mercadante, Salvatore Ucchino e La Barbera nei confronti dell’Agenzia delle entrate (con provvisionale di 100mila euro); Barbieri, due Carvelli, Caparrotta, Falduto, Falsaperla, La Barbera, Mercadante, Prestanicola, Rigillo, Romeo e Ricci nei confronti del ministero dell’Interno.
Per quanto concerne gli enti locali, Barbieri, Prestanicola, Anello e Gallone sono stati condannati a risarcire il Comune di Limbadi per 30mila euro; Anello, Barbieri, Gallone, Prestanicola al Comune di Sant’Onofrio per la stessa cifra; Anello Barbieri, Caparrotta, i due Carvelli, Falduto, Falsaperla, Gallone, Giorgio, Mercadante, Prestanicola, Ricci, Romeo, Rigillo, Angelo Ucchino e Tirendi, nei confronti della Provincia 40mila; Anello, Barbieri, Caparrotta, i due Carvelli, Falduto, Falsaperla, Gallone, Giorgio, Mercadante, Prestanicola, Ricci nei confronti del Comune di Vibo per 50mila euro; per Salvatore Ucchino risarcimento danni a favore della Regione per 25mila euro; infine Anello, Barbieri, Caparrotta, i due Carvelli, Falduto, Falsaperla, Gallone, Giorgio, Mercadante, Prestanicola e Ricci condannati a risarcire, per 15mila euro, l’Associazione antiracket.

Pasquale Gallone

Gregorio Giofrè era difeso dall’avvocato Sergio Rotundo, Filippo Fiarè dagli avvocati Sergio Rotundo e Giuseppe Monteleone, Pasquale Gallone dagli avvocati Paride Scinica e Francesco Sabatino.

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