martedì,Dicembre 24 2024

Ancora una morte bianca, la Cgil: «Si accertino le responsabilità»

La sigla di categoria del settore edile (Fillea-Cgil) denuncia l'erosione delle tutele per la salvaguardia del diritto all'integrità fisica e alla salute dei lavoratori.

Ancora una morte bianca, la Cgil: «Si accertino le responsabilità»

«Ancora un venerdì nero per il verificarsi di un’altra vittima sul lavoro. A perdere la vita è stato Condoleo Cesare, operaio edile, nostro iscritto, di 52 anni e residente a Vibo Valentia. L’infortunio è avvenuto a Tropea, in un cantiere dove erano in corso lavori di ristrutturazione».

La Fillea Cgil della Calabria della provincia di Vibo interviene sull’incidente mortale sul lavoro che, nella giornata di venerdì, è costato la vita ad un operaio 52enne di Vena Superiore. Ad intervenire sono il segretario generale Fillea Calabria, Luigi Veraldi, e il segretario provinciale Abdel El Afia.

Deceduto l’operaio di Vena caduto dall’impalcatura

«Si allunga la lista delle morti bianche e delle vittime sul lavoro che ci costringe a denunciare, ancora una volta, la carenza di adempimenti, prescrizioni e vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro – è il mesto commento del sindacato di categoria -. Lamentiamo l’allentamento, dettato anche dalla crisi, degli elementi di tutela e salvaguardia del diritto all’integrità fisica e della salute dei lavoratori».

Quindi, l’appello alla magistratura di Veraldi e El Afia: «al fine di perseguire le eventuali responsabilità, sollecitiamo la convocazione di un tavolo istituzionale necessario dopo l’ulteriore tragedia e a dimostrazione della poca attenzione rispetto all’osservanza delle materie sulla sicurezza sul lavoro, della relativa vigilanza e del rispetto delle norme di prevenzione. Infine ci associamo al dolore della famiglia della vittima alla quale esprimiamo il più sentito cordoglio della Fillea e di tutta la Cgil».

 

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