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Operazione Overing, in quaranta rinviati a giudizio

Compariranno il prossimo 6 giugno davanti al gup distrettuale di Catanzaro gli indagati coinvolti nell’inchiesta che ha disarticolato un vasto traffico di stupefacenti tra il Sud America e il Vibonese.

Operazione Overing, in quaranta rinviati a giudizio

Sono rimasti in 40, rispetto ai 46 inizialmente coinvolti, gli indagati dell’operazione “Overing” scattata nel luglio 2015 allo scopo di colpire una fitta rete di narcotraffico tra la Calabria e il Sudamerica che avrebbe avuto tra i suoi protagonisti esponenti della criminalità vibonese.

Questo l’esito della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, Camillo Falvo, nei confronti di vari soggetti facenti parte di una strutturata organizzazione composta da membri della criminalità organizzata vibonese, alcuni dei quali ritenuti vicini ai Mancuso, di quella della fascia jonica reggina ma anche di organizzazioni colombiane e albanesi.

Non a caso l’operazione venne condotta in collaborazione con autorità colombiane e spagnole e con il ricorso a due sottoufficiali dell’Arma sotto copertura infiltratisi tra i narcos. Le indagini, all’esito delle quali vennero sequestrati oltre 600 chili di cocaina, ricostruirono anche le modalità di trasporto della droga che viaggiava in tessuti imbevuti della stessa, pavimenti con il fondo di droga grezza, travi in legno con all’interno la sostanza.

Materiali che giungevano poi in una raffineria di Spilinga dove un team (composto tra gli altri da un esperto “chimico” proveniente dal Venezuela) effettuava la procedura di estrazione della droga dai supporti volta per volta utilizzati. Operazioni tutte monitorate e registrate dai carabinieri del Comando provinciale di Vibo.

Il 6 giugno prossimo, data dell’udienza preliminare, i 40 indagati compariranno davanti al gup distrettuale di Catanzaro, Pietro Carè.

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