mercoledì,Novembre 27 2024

Arrestato a Catania l’ex presidente della Reggina Calcio Luca Gallo

La Guardia di finanza ha eseguito un'ordinanza per il fallimento di due società. Nelle ultime ore il gip della Procura della città siciliana ha disposto anche il sequestro preventivo di beni per circa 1,6 mln di euro

Arrestato a Catania l’ex presidente della Reggina Calcio Luca Gallo
Luca Gallo

Dopo l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa lo scorso 5 maggio dal gip del Tribunale di Roma, continuano i guai giudiziari per l’ex presidente della Reggina Luca Gallo.  La Guardia di finanza di Catania ha eseguito infatti un’ordinanza agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale nei confronti dell’imprenditore, rappresentante legale e amministratore delegato di ‘M & G Coop. Multiservizi Italia soc. coop. in liquidazione’ e ‘M&G Coop. Multiservizi soc.coop. in liquidazione’. Nei confronti dell’ex presidente della Reggina Calcio il Gip ha disposto anche il sequestro preventivo di beni per circa 1.590.000 di euro e il divieto di esercitare l’attività imprenditoriale per un anno. Il provvedimento era stato richiesto dalla Procura di Catania nell’ambito di indagini del nucleo Pef della Guardia di finanza sulle due società che erano operative nel settore servizi di sostegno alle imprese e della somministrazione di lavoro interinale alle imprese e dichiarate fallite nei primi mesi del 2021.

Altri tre indagati sono stati denunciati in stato di libertà per gli stessi reati. Secondo l’accusa, Gallo avrebbe effettuato «la sottrazione e la distruzione delle scritture contabili, in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e degli affari» e «distratto del complesso aziendale della ‘M&G Coop. Multiservizi’» in suo favore per «circa 1.590.000 euro». Per la Procura «l’indagato non avrebbe proceduto al reintegro del capitale sociale, risultato azzerato, o alla messa in liquidazione e scioglimento delle menzionate società, così presumibilmente aggravando la relativa esposizione debitoria stimata, complessivamente, in oltre 70 milioni di euro».

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