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Sfruttamento dei dipendenti: sequestro da 665mila euro a due imprenditori – Video

I lavoratori avrebbero ricevuto retribuzioni inferiori ai contratti collettivi nazionali e sarebbero stati costretti a rinunciare a parte delle ferie e alle indennità per impiego nei giorni festivi

Sfruttamento dei dipendenti: sequestro da 665mila euro a due imprenditori – Video

Un sequestro preventivo di 665.000 euro è stato eseguito questa mattina nei confronti di un noto gruppo imprenditoriale lametino operante nel settore della grande distribuzione. L’operazione prende il nome di “Mari Neri”. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Lamezia, su richiesta della locale Procura, ed è stato poi eseguito dai militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro. Il sequestro riguarda due imprenditori, amministratori di diritto e di fatto di tre società di capitali, una delle quali ora fallita, operanti nel lametino nel settore della grande distribuzione, indagati per il reato di sfruttamento del lavoro ai danni di 79 dipendenti, per fatti accaduti tra il 2016 e il 2017.  Il sequestro ha riguardato i beni degli imprenditori Pasqualino Perri e Francesco Perri. Indagati anche Maria Barresi (moglie di Pasqualino Perri) e Roberto Rispoli, dipendente dell’ipermercato Midway. [Continua in basso]

Sfruttamento dei dipendenti

In particolare, è stato disposto il sequestro di somme di denaro e beni per 665.000 euro nei confronti degli indagati e delle società per le quali è stata ipotizzata la responsabilità amministrativa degli enti (prevista dal Lgs. 231/2001). L’operazione odierna giunge all’esito di complesse e articolate indagini, avviate d’iniziativa dal Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme e proseguite sotto la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Lamezia Terme.
Dalle attività investigative gli indagati avrebbero impiegato manodopera per lo svolgimento dell’attività di azienda, sottoposta a condizioni di sfruttamento, corrispondendo retribuzioni in modo palesemente difforme dai contratti collettivi nazionali, violando la normativa relativa all’orario di lavoro ed approfittando del loro stato di bisogno derivante dall’assenza di ulteriori opportunità occupazionali. Gli indagati avrebbero imposto ai lavoratori di rinunciare a parte delle ferie, alle indennità per impiego nei giorni festivi e alle ore di straordinario, pena la mancata assunzione.

Il timore dei lavoratori

Tale condotta delittuosa avrebbe consentito agli imprenditori di trarre gli illeciti profitti oggetto di sequestro preventivo. Le indagini sono risultate particolarmente complesse e difficoltose sia per l’iniziale scarsa collaborazione di molti dipendenti, timorosi delle ritorsioni dei datori di lavoro, sia perché formalmente le buste paga non presentavano palesi irregolarità. L’operazione “Mari Neri” rientra in un più ampio progetto investigativo, sviluppato dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme in sinergia con il locale Gruppo della Guardia di Finanza, attraverso il quale si intende contrastare il pervasivo fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori. Il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari.

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