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“Costa pulita”, il sostegno del clan Il Grande al candidato sindaco di Tropea Repice

In un'intercettazione è l'ex vicesindaco di Parghelia Francesco Crigna ad intercedere a favore del capolista di “Passione Tropea”. Gli inquirenti: “Naturalmente l'impegno elettorale doveva essere ricompensato con il conferimento di lavori pubblici”.

“Costa pulita”, il sostegno del clan Il Grande al candidato sindaco di Tropea Repice

Emergono sempre nuovi particolari sulla capacità dei clan della costa legati alla potente famiglia dei Mancuso di Limbadi, di condizionare le amministrazioni comunali della zona. In particolare, almeno secondo gli atti dell’inchiesta, le capacità di condizionamento del sodalizio degli Il Grande sul Comune di Parghelia dove «un soggetto avente un ruolo di primissimo piano nell’amministrazione, è un uomo a loro piena disposizione. Non solo ha beneficiato dei voti che la famiglia Il Grande gli ha procurato in occasione delle campagne elettorali ma ha restituito i favori attraverso la concessione di una serie di appalti e condotte di favore di ditte facenti capo alla famiglia Il Grande medesima».

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Il soggetto in questione altri non era che l’ex vicesindaco Francesco Crigna, che nelle intercettazioni viene indicato con il nomignolo di “Igna”. Un rapporto, quello tra Francesco Crigna, e le consorterie criminali a tal punto solido da consentire al primo di intervenire anche nelle vicende politiche della vicina Tropea. Tale ipotesi è dimostrata da un’intercettazione del 24 aprile 2011 dalla quale emerge un accordo vero e proprio tra Egidio Il Grande e Francesco Crigna secondo cui “Il Grande manifesta la disponibilità a procacciare voti su richiesta del Crigna in ordine alle consultazioni elettorali occorse in Tropea, a favore del candidato sindaco Adolfo Repice. La raccolta di voti richiesta da Crigna a favore di Repice doveva servire a garantire la conferma della nomina di quest’ultimo a sindaco del Comune di Tropea. Infatti, a seguito della sentenza emessa dal Tar di annullamento delle precedenti elezioni del marzo 2010, che avevano visto la lista “Passione Tropea”, capeggiata appunto da Adolfo Repice, vincente per soli tre voti di scarto dall’avversa lista “Uniti per la Rinascita” dell’ex sindaco Gaetano Vallone, si prospettava la possibilità di imminenti elezioni”.

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La circostanza, secondo gli inquirenti, palesa vari aspetti. Il primo e il più importante vale a dimostrare che “ogni qual volta vi sia la necessità di procacciare voti, il punto di riferimento del Crigna è un appartenente alla famiglia Il Grande”. Secondo aspetto: “Se il Crigna si interessa a procacciare voti utilizzando Il Grande con riguardo a competizioni elettorali di altri candidati ed addirittura in altri comuni, si può logicamente ritenere che sempre dei medesimi soggetti, vale a dire Il Grande, Crigna si avvalga anche quando è interessato egli stesso, unitamente alla sua coalizione, nell’ambito di campagne elettorali”.

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Peraltro un ulteriore elemento che si può desumere dalla lettura combinata delle conversazioni è quello secondo il quale “a fronte dell’impegno elettorale da parte della famiglia Il Grande il candidato (sia esso Repice al Comune di Tropea, sia esso, logicamente, anche Crigna) dovrà ricompensare l’impegno elettorale con il conferimento di lavori pubblici”.

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