Pizzo: realizzano video pedopornografico, due assoluzioni
Il Tribunale di Vibo Valentia non rileva elementi per l’affermazione della penale responsabilità degli imputati. Il Pm aveva chiesto 6 anni a testa
Il Tribunale collegiale presieduto dal giudice Tiziana Macrì ha assolto Michele Piperno, 36 anni, di Piscopio, e Saverio Lacquaniti, 27 anni, di San Gregorio d’Ippona, accusati di produzione di materiale pedopornografico minorile. In particolare, Michele Piperno avrebbe realizzato un video in un luogo pubblico nel quale una ragazza maggiorenne e due ragazze minorenni residenti a Vibo (che avevano da poco compiuto 16 anni) mentre ballavano vestite in abiti succinti ricurve sul cofano della Mercedes di Piperno. Saverio Lacquaniti era invece accusato di aver denudato le ragazze palpeggiandole in diverse parti del corpo. Il tutto è avvenuto il 20 settembre 2018 a Pizzo Marina dinanzi ad un locale del posto. Gli imputati sono stati assolti per insussistenza del fatto. I difensori – gli avvocati Giuseppe Di Renzo e Tommaso Zavaglia per Michele Piperno e l’avvocato Francesco Lione per Saverio Lacquaniti – hanno sostenuto dinanzi al Tribunale l’esistenza del consenso delle ragazze alla realizzazione del video (o comunque non è stato accertato che vi fosse stato il loro dissenso) e il mancato accertamento di come sia avvenuta la diffusione del video. Il pm aveva chiesto 6 anni di reclusione a testa per i due imputati.
Saverio Lacquaniti, detto “Caramella”, è attualmente imputato nel maxiprocesso Rinascita Scott. E’ accusato in questo caso del reato di associazione mafiosa con il ruolo di partecipe all’articolazione del clan di San Gregorio facente capo a Saverio Razionale. Gli viene inoltre contestato il reato di intralcio alla giustizia e violenza aggravata dalle modalità mafiose.
LEGGI ANCHE: Pizzo, i poliziotti multano un parcheggiatore abusivo nei pressi del centro storico