Maxi sequestro di beni da 1,3 milioni a broker della cocaina di San Calogero
Si trova in carcere ed è ritenuto uno dei massimi importatori di stupefacenti dal Sud America
I finanzieri dei comandi provinciali di Catanzaro e Bologna, coordinati dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, hanno dato esecuzione ad un sequestro di beni per oltre 1,3 milioni di euro nei confronti di Francesco Ventrici, 50 anni, di San Calogero, già coinvolto in traffici internazionali di cocaina provenienti dal Sudamerica abilmente occultati in carichi di merce di copertura (tubi di plastica inseriti in blocchi di marmo, controsoffittature in plastica). Ventrici si trova in carcere per espiare una condanna alla pena della reclusione fino al 3 ottobre 2045.
Il decreto emesso dal citato Tribunale nell’ambito del procedimento di prevenzione scaturisce, quindi, da una preventiva valutazione del profilo criminale dell’interessato che lo vede rientrare a pieno titolo nella categoria dei soggetti connotati da pericolosità sociale “qualificata” così come stabilito dal codice antimafia [Continua in basso]
Contestualmente, da approfondite indagini economico-patrimoniali – svolte dagli specialisti dei Gico dei Nuclei di polizia economico finanziaria di Catanzaro e Bologna, sotto il coordinamento della Procura di Catanzaro – è stato possibile accertare un’evidente sproporzione tra il valore del patrimonio accumulato nel tempo dal proposto e le fonti di reddito lecite a questo riconducibili, che ha consentito alla competente autorità giudiziaria di sottoporre a vincolo patrimoniale un appezzamento di terreno sito in provincia di Vibo Valentia e due fabbricati di pregio siti in provincia di Bologna, per un valore stimato in complessivi 1,3 mln di euro. Nel 2014, Franco Ventrici era stato destinatario di analogo provvedimento di confisca emesso dall’autorità giudiziaria felsinea che aveva attinto diversi dei beni colpiti dall’odierno provvedimento, poi annullato dalla Corte di Cassazione che, accogliendo le doglianze dell’interessato (difeso dall’avvocato Giovanni Vecchio), aveva sancito la competenza della Procura di Catanzaro.
Attualmente Francesco Ventrici si trova sotto processo dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia nell’ambito dell’operazione antidroga (Dda di Catanzaro) denominata Adelfi.
E’ stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per narcotraffico nell’ambito dell’operazione “Pigna d’oro” della Dda di Bologna. Soprannominato “Il Gordo” o “boss della Sbarrera”, Franco Ventrici – già socio del broker della cocaina Vincenzo Barbieri (ucciso a San Calogero nel marzo 2011) e già condannato in via definitiva al termine della storica operazione “Decollo” (2004) della Dda di Catanzaro contro il narcotraffico internazionale di cocaina – si era negli ultimi anni trasferito a pena scontata nel Bolognese. E proprio a Bologna è stato condannato per intestazione fittizia di beni nel procedimento nato dall’operazione “Golden Jail”, mentre nel 2014 ha subito la confisca di un patrimonio di un milione e 300 mila euro frutto del narcotraffico internazionale. Francesco Ventrici viene ritenuto dagli inquirenti come uno dei massimi importatori in Europa di cocaina dal Sud America. E’ stato poi condannato in primo grado a 26 anni di reclusione nell’operazione “Due Torri connection” per aver tentato di importare in Italia 1.500 chili di cocaina con un aereo che doveva partire dell’Ecuador per raggiungere l’Emilia Romagna via Lubiana.
Nell’operazione Stammer, invece, è stato condannato il 23 settembre 2021 alla pena definitiva (sempre per narcotraffico internazionale di cocaina) a 11 anni ed un mese di reclusione.
LEGGI ANCHE: ‘Ndrangheta: clan dei Piscopisani, chieste in appello 21 condanne per l’operazione “Rimpiazzo”
Fiumi di cocaina sino al Vibonese: cinque periti per trascrivere le intercettazioni
Narcotraffico dal Vibonese: in 26 colpevoli in Cassazione per l’operazione Stammer