LA STORIA | Vite ai margini, Costantino e Domenica: un’esistenza tra stenti e povertà (VIDEO)
Un 38enne rumeno vive nel degrado in un garage del centro storico di Vibo Valentia; una ragazza madre vibonese rischia di finire in strada con i suoi due figli. Sono solo due delle tante storie di miseria e disagio sempre più frequenti in città
Un materasso poggiato su quattro cassette di plastica, niente corrente, acqua e servizi igienici. È l’estrema condizione in cui vive Costantino, 38 anni, rumeno. Da quando ha perso il lavoro, cinque mesi fa, questa è la sua casa. Con lui la carcassa di una vecchia automobile e un cagnolino che, in questi giorni, ha dato alla luce i suoi cuccioli. Sulla superfice i resti degli alimenti donati dalla Caritas parrocchiale della Chiesa “Sant’Antonio” di Vibo Valentia, guidata da don Enzo Varone. I volontari fanno quel che si può per alleggerire il grave disagio di Costantino che avrebbe bisogno di un lavoro e un alloggio dignitoso.
“I vestiti, gli alimenti, le coperte per sopravvivere alle basse temperature invernali, tutto ciò che è nelle nostre possibilità glielo regaliamo. Ci siamo mobilitati per cercargli un lavoro e attendiamo che qualcuno risponda all’appello”, afferma Rocco Pirrò, volontario della Caritas parrocchiale.
Sinora tutto tace. Il degrado sociale e umano che sta investendo la nostra società lascia senza parole e non si può non documentare. Nel 2017 c’è ancora gente che vive così, in condizioni di estremo disagio. E come Costantino in tanti fanno i conti con un’esistenza amara. Alla porta della Chiesa “Sant’Antonio” ogni giorno bussano numerose persone.
Accanto alla storia più estrema vissuta dal 38enne rumeno che vede sommarsi contemporaneamente tante vulnerabilità, c’è chi vive le difficoltà legate alla povertà assoluta e al disagio occupazionale.
Domenica è una bambina di 10 anni che chiede di aiutare la sua mamma, una ragazza madre che non riesce più a pagare l’affitto. Insieme al fratello di 18 anni rischiano di restare per strada. La donna, di Vibo Valentia, ha bisogno di un lavoro per garantire una vita dignitosa ai suoi due figli: un tetto, un pasto caldo e tutti i servizi necessari.
Sinora, solo la Caritas ha provveduto a farsi carico della storia di Costantino e della piccola Domenica. Chiunque potrà far qualcosa è invitato a contribuire per ridare dignità alle loro vite.
