Vibo, maltrattamenti alla moglie e lesioni: dura condanna in Tribunale
Il giudice decide per una pena superiore a quella chiesta dalla pubblica accusa. La donna sarebbe stata costretta a subire umiliazioni, botte e minacce
Quattro anni e 6 mesi di reclusione. Questa la sentenza emessa dal Tribunale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Laerte Conti, nei confronti di A. C., di Vena di Ionadi, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti e lesioni personali aggravate nei confronti della moglie. La Procura aveva chiesto la condanna a 3 anni di reclusione. Gli episodi si sarebbero verificati nel 2020 e lo scorso anno, tanto da costringere la parte offesa – assistita dagli avvocati Nazzareno Latassa e Marcello Scarmato – a lasciare l’abitazione per rifugiarsi in altra casa dopo essere stato offesa, minacciata, presa a calci e pugni. La donna sarebbe stata quindi posta in stato di sofferenza morale e psichica tale da renderne la vita impossibile. L’imputato è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali, al risarcimento del danno patito dalla moglie, da liquidarsi in separato giudizio civile, e alla sanzione accessoria della sospensione per 8 anni dall’esercizio della potestà genitoriale, oltre all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Fra quindici giorni il deposito dei motivi della sentenza. L’imputato era difeso dall’avvocato Alfredo Mercatante.