Tassa sui rifiuti, un nuovo aumento all’orizzonte?
Aumenterà del 10 per cento la tassa sui rifiuti a Vibo Valentia? Sul tavolo della dirigente Adriana Teti domani pomeriggio verranno svelati i misteri che aleggiano dietro questa strana storia.
Un nuovo possibile salasso potrebbe da qui a poco pesare sulle teste (e le tasche) dei cittadini vibonesi. “Il Quotidiano del Sud”, infatti, ha scritto ieri del paventato aumento del 10 per cento della Tari. Già, proprio la famosa tassa sui rifiuti, in una città che un giorno si e l’altro pure si trova costretta a fare il possibile per non affogare. Sicuramente da qualche tempo a questa parte la situazione è leggermente migliorata, ma certamente non per merito della gestione comunale, quanto per questioni di diversi carichi antropici e di lavoro a regime delle discariche di conferimento, senza dimenticare lo scandalo del “Foro Boario”, che ha contribuito illegalmente a tenere la città più pulita solo perché la polvere era stata messa sotto al tappeto. In altre parole, come sempre accade, la pulizia è sempre appesa ad un filo. La questione è di tipo periodale. Oggi si raccoglie meglio, domani improvvisamente si ritorna in emergenza.
Certo, è iniziata in qualche quartiere e frazione la raccolta differenziata, ma in pochi se sono accorti. E, volendo rimanere ottimisti, dopo anni di crisi ambientale, non appena si intravede la luce della normalità l’amministrazione cosa vorrebbe fare? Aumentare subito la tassa.
Sul tavolo della dirigente Adriana Teti domani pomeriggio verranno svelati i misteri che aleggiano dietro questa strana storia, perché l’opposizione e il presidente della Commissione di Garanzia e controllo, Sabatino Falduto, vogliono vederci chiaro e capire quali siano le motivazioni che spingerebbe l’ufficio competente ad innalzare la Tari.
In sostanza due possono essere le questioni principali: la prima è tipo politico, ovvero la giunta Costa, prevedendo di migliorare la qualità del servizio decide, prima ancora di capire i risultati, di aumentare la tassa; la seconda è di tipo burocratico, ovvero in virtù del dissesto finanziario. vi è l’obbligo per l’amministrazione di alzare tasse e aliquote comunali per ripianare i debiti pregressi dell’Ente. Oppure c’è una terza ipotesi, ovvero che i parametri per calcolare la Tari quest’anno siano diversi dallo scorso, perché c’è un diverso Piano finanziario e quindi un qualche errore materiale ci può stare e si può rivedere.
La Teti, come affermato al “Quotidiano del Sud”, ne è sicura: “Non ci sarà alcun innalzamento”. Domani, comunque, se ne saprà di più. Con carte e verità alla mano, sperando che le anticipazioni giornalistiche siano solo un abbaglio.