sabato,Dicembre 28 2024

Cosenza, il caso della finta baby sitter e lo spettro del pedofilo sui gruppi social

Offre lavoro e poi, una volta richiamata l’attenzione delle mamme, chiede foto e informazioni sui figli e vita privata

Cosenza, il caso della finta baby sitter e lo spettro del pedofilo sui gruppi social

di Alessia Principe

Crea profili finti sui social e attira mamme con la promessa di un lavoro e poi cerca di strappare informazioni molto private. Da qualche settimana nei gruppi Facebook di compravendita di usato e di mamme c’è qualche profilo fake (probabilmente è la stessa persona) che sta attirando molto l’attenzione (e la preoccupazione) di donne in cerca di un’occupazione. Un utente, con un nome femminile e una foto rassicurante come profilo, dice di cercare una baby sitter a 800 euro al mese a Cosenza. Fin qui nulla di strano. Ma appena qualcuna risponde in privato iniziano a fioccare domande tutt’altro che ortodosse.
Una mamma (ma sono diverse le segnalazioni) racconta, sempre sui social, la sua esperienza. Dice di aver contattato in privato la potenziale datrice di lavoro che ha subito chiesto l’invio di fotografie dei suoi figli per accertarsi dell’«autenticità del contatto»

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