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La Cisal dalla parte dei primari: «Si adegui il decreto ai bisogni dell’Asp»

Il segretario generale Franco Cavallaro annuncia l’adesione alla seduta aperta del consiglio comunale vibonese convocata per discutere di sanità.

La Cisal dalla parte dei primari: «Si adegui il decreto ai bisogni dell’Asp»

«Ai primari dell’Asp di Vibo Valentia, bisogna dare atto di aver creato una seria motivazione per far sì che il tenore della protesta silenziosa di lunedì scorsa possa ottenere gli obiettivi sperati».

Lo dichiara in un comunicato stampa il segretario generale della Cisal, Franco Cavallaro, annunciando l’adesione del sindacato alla seduta del consiglio comunale vibonese, convocato domani, venerdì 8 aprile alle 9.30, proprio sul tema della sanità.

Una “spinta”, quella dei “camici bianchi”, che per Cavallaro ha il merito, a differenza di quanto accaduto in passato, di aver «ottenuto l’effetto sperato, restituendo speranza e fiducia ai cittadini. La popolazione vibonese ha accolto con responsabile senso di partecipazione il segnale allarmante degli operatori sanitari ed ha condiviso, in pieno, l’avvio della coraggiosa campagna di protesta».

Per il leader sindacale anche «l’impianto accusatorio messo in piedi contro la politica regionale e locale, rea di aver provocato con la sua indifferenza lo stato di abbandono della sanità vibonese, coglie dal successo organizzativo di lunedì scorso, nuovi e più stimolanti effetti per portare a compimento il legittimo ridisegno del piano di adeguamento invocato, a più voci, per restituire la sua identità all’apparato della salute pubblica vibonese».

La Cisal evidenzia poi di «credere» nell’iniziativa, intrapresa dal presidente del consiglio comunale Stefano Luciano di convocare una seduta ad hoc del civico consesso, «la sostiene e ci prova nella speranza, mai persa, che la politica che conta smetta di privilegiare, soprattutto in materia di sanità e sfacciatamente Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza per permettere a Vibo Valentia di rimettersi in carreggiata e superare i disagi e le difficoltà che hanno procurato eventi luttuosi e forti criticità della gestione sanitaria».

Sul piano politico «alla Cisal continuano a non piacere gli atteggiamenti e le scelte del ministro Beatrice Lorenzin che nei fatti non è andata mai dentro al cuore della sanità calabrese, così come definisce un teatrino la guerra tra il presidente Mario Oliverio e il commissario Massimo Scura, intenti, assurdamente, a non volersi spendere come si deve sulla situazione dell’Asp di Vibo Valentia. Alla Cisal piace l’obiettivo che supporta il disegno strategico dei “camici bianchi” e che – Cavallaro – condivide con grande fermezza».

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