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Comune, Primerano fa luce sul Piano di riequilibrio ma per “Vibo democratica” «manca il confronto»

Il vicesindaco entra nel merito del lavoro che si sta portando avanti per aggiornare il nuovo documento contabile. Secca replica durante il question time di stamani del consigliere Giuseppe Policaro che, insieme a Marco Miceli, aveva presentato una interrogazione

Comune, Primerano fa luce sul Piano di riequilibrio ma per “Vibo democratica” «manca il confronto»
Il vicesindaco Domenico Primerano
Da sinistra Giuseppe Policaro e Marco Miceli

«In riferimento al nuovo Piano di riequilibrio finanziario pluriennale bisogna dire subito che con il Decreto legge Milleproroghe, che è stato convertito in legge il 25 febbraio scorso, i termini di presentazione sono stati differiti. Quindi, dai 120 giorni si è passati ai 150 giorni e il Piano di riequilibrio deve essere pertanto riformulato, rimodulato, non più a partire dal 31 gennaio ma dal 28 febbraio». È quanto ha fatto sapere stamani in aula il vicesindaco del Comune di Vibo Valentia Domenico Primerano, rispondendo durante la convocazione del question time a una interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza del gruppo “Vibo democratica” Giuseppe Policaro e Marco Miceli, i quali hanno inteso conoscere, visto «l’assordante silenzio calato», la tenuta dei conti dell’ente dopo che «il consiglio comunale ha deliberato, lo scorso gennaio, di avvalersi della facoltà prevista dalla novella legislativa della Legge di bilancio 2022 che prevede che “gli enti locali che hanno proceduto all’approvazione del Piano di riequilibrio finanziario prima della dichiarazione dello stato di emergenza Covid-19, ossia prima del 30 gennaio 2020, e per i quali, alla data di entrata in vigore della legge di bilancio 2022, ossia al 1° gennaio 2022, non si è concluso l’iter di approvazione da parte della Corte dei Conti, possono avvalersi della facoltà di rimodulazione del Piano originariamente presentato”». Solo che «entro i successivi 120 giorni (oramai passati a 150, ndr) dalla suddetta comunicazione, il Comune deve presentare una proposta di rimodulazione del Piano di riequilibrio finanziario con la rideterminazione degli obiettivi ed eventualmente della durata». Dopo 60 giorni, dunque, i due consiglieri hanno deciso di sapere dell’amministrazione «lo stato dell’arte sulla pratica finanziaria in questione».

Si lavora per assestare i conti. Incaricarti gli uffici competenti

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Domenico Primerano, delegato oggi a rispondere dal sindaco Maria Limardo, poiché assente per impegni istituzionali, mentre l’assessore al Bilancio Maria Teresa Nardo era impegnata in una sessione di esami all’Unical, ha poi spiegato che l’attuale giunta ha sempre «messo al primo posto degli obiettivi precisi per salvaguardare le future generazioni e tra questi vi è proprio la situazione del bilancio. Il nostro obiettivo principale – ha puntualizzato il vicesindaco – è, quindi, quello di assestare il bilancio dell’ente in quanto senza i conti in ordine non ci può essere futuro perché non bastano le poche risorse che l’amministrazione riesce a recuperare per mettere in riequilibrio il bilancio annuale, ancor più dei debiti precedenti. Cosa stiamo facendo? Abbiamo chiesto in due, tre, forse anche quattro riunioni, agli uffici competenti di conoscere anche il centesimo per poter deliberare. E, quindi, la prima operazione che gli uffici stanno facendo è quella di vedere il Piano di estinzione che ha presentato la Commissione straordinaria liquidazione (incaricata di chiudere il dissesto finanziario dichiarato dall’ex amministrazione D’Agostino, ndr) e, in particolare, tutti quei debiti che, ad oggi, ancora non sappiamo se siano veri o se siano debiti che, invece, bisogna inserire nel Piano di riequilibrio».

Impegnati anche su Bilancio e Conto consuntivo

Il vicesindaco, ha poi, riferito che l’amministrazione «sta lavorando sul Bilancio di previsione 2022-2024, nonché sul Conto consuntivo. Per fare ciò, come sapete, è fondamentale però l’accertamento dei residui attivi e passivi. Sono pervenute ancora una volta delle sentenze per espropri derivanti dal passato e, quindi, ogni volta ci sono delle novità. Aspettiamo, poi, un Decreto previsto in Finanziaria per i Comuni che sono in predissesto e, in base a questo ulteriore contributo, la nostra situazione in riferimento sempre all’aggiornamento del Piano di riequilibrio potrebbe cambiare completamente. Altro passaggio importante è quello dell’interlocuzione con il Ministero dei Lavori pubblici per quanto riguarda i 12 milioni di euro, cioè non sappiamo se questi fondi li dobbiamo restituire in termini di rate o di lavori per poter ricominciare la pratica ex novo. L’attività di accertamento tributario, inoltre, sta dando i suoi frutti, cominciamo vedere dei risultati, mentre – ha concluso Domenico Primerano – stiamo valutando positivamente gli effetti del Piano strutturale comunale che ci sta consentendo di prevedere delle somme per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione».

Assente l’assessore al Bilancio Nardo. «Inaccettabile»

Nella sua replica Giuseppe Policaro se, da un lato, ha giustificato l’assenza del sindaco, dall’altro, ha invece stigmatizzato quella dell’assessore al Bilancio in quanto – è stato spiegato – «tutti noi oggi siamo in aula per le funzioni istituzionali che ricopriamo e, quindi, preferire la propria professione rispetto a un impegno, che è quello che devono avere gli amministratori che hanno delle responsabilità, francamente non è accettabile. Prendiamo, pertanto, atto della distanza che intercorre tra questa amministrazione e l’assessore e andiamo avanti».

«Quando la politica comincerà a confrontarsi sulle scelte?»

Nel merito della risposta fornita dal vicesindaco, il consigliere di “Vibo democratica” ha dichiarato di prendere atto della proroga concessa per la presentazione del nuovo documento contabile, ma – ha fatto presente – «abbiamo anche capito che ad oggi non è certa la massa che verrà trasferita dalla Commissione straordinaria di liquidazione, sebbene però vi siano degli atti che già la cristallizzano. Prendiamo atto, inoltre, che tutto si sta svolgendo all’interno degli uffici, ma questa è una storia che già abbiano sentito e che si rinnova ciclicamente». Detto questo, Giuseppe Policaro ha comunque sottolineato che, «indipendente dai dati, la vicenda qui non è mai stata affrontata dal punto di vista politico. Quando la politica comincerà a confrontarsi sulle scelte? Scelte che, ovviamente, dovranno essere fondate su dati che ancora sono incerti. Per fortuna allora che c’è stato un differimento dei termini, per fortuna che c’è la possibilità di discuterne periodicamente, ma noi oggi riscontriamo una difficoltà interna all’amministrazione e duole doverlo rimarcare. Ricordo anche che c’era stato un impegno a mantenere un filo comunicativo costante con tutte quelle forze politiche che potevano dare un contributo attivo. Tutto questo ad oggi non c’è stato, mancato il confronto.  Noi ribadiamo che siamo pronti a dare il nostro contributo sempre che ci sia data la possibilità di poterlo fare. Assessore, – questa l’amara conclusione del consigliere –  non siamo assolutamente soddisfatti della risposta».

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