Frana di Maierato, probabilmente nessuno pagherà
Notificata la comunicazione di conclusione indagini agli otto indagati, ma ad agosto 2017 scatterà la prescrizione.
Per la frana di Maierato, avvenuta il 15 febbraio di sei anni fa, la Procura ha notificato la comunicazione di conclusione indagine a otto persone a cui è contestato il reato di disastro ambientale.
Il problema, per come riportato dall’edizione di oggi de “il Quotidiano del Sud”, è che nell’agosto del 2017 tutte le contestazioni cadranno in prescrizione. E quindi, anche se ci dovessero essere delle responsabilità oggettive nessuno pagherà per una frana che solo per pura casualità non ha causato vittime.
All’epoca a ricevere gli avvisi di garanzia furono quattro imprenditori della zona industriale di Maierato (che avrebbero smaltito i loro rifiuti nel fosso “Scuotapriti”), due funzionari della Provincia e altrettanti del Comune di Maierato.
Gli imprenditori sono: Silvano Fiorillo (47 anni, titolare dell’azienda produttrice di saponi “Martens Srl”), Domenico Antonio Bilotta (81 anni, legale rappresentante della “Vetromed Spa” per la lavorazione del vetro), Carmine Sardanelli (79 anni, titolare della ditta “Intertonno”), Giacinto Callipo (43 anni, titolare della ditta “Vercall” che si occupa della verniciatura di profilati in alluminio), Giorgio Aldo Cinquegrana (60 anni, responsabile dell’Ufficio Urbanistica e Ambiente del Comune di Maierato), Filippo Silvio Silvaggio (64 anni, responsabile del procedimento dell’Ufficio Tecnico di Maierato), Gianfranco Comito (59 anni, dirigente pro tempore della Provincia del settore “Difesa del suolo, rilevamento e disciplina e controllo degli scarichi delle acque” e Francesco De Fina (66 anni, dirigente pro tempore della Provincia).