Morto dopo 40 ore di agonia, a giudizio medico radiologo
Il gup di Vibo Valentia ha rinviato a giudizio un sanitario dello Jazzolino di Vibo per l’omicidio colposo di Domenico Quinto Cutrullà, 42enne di Bivona deceduto l’11 febbraio del 2011 a Catanzaro.
Omicidio colposo. Questo il reato per il quale il gup del Tribunale di Vibo Valentia ha rinviato oggi a giudizio un medico radiologo dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo, in relazione al decesso di Domenico Quinto Cutrullà, un giovane 42 anni, di Bivona, deceduto l’11 febbraio 2011 dopo quasi 40 ore di agonia ed un lunghissimo intervento chirurgico eseguito al policlinico “Germaneto” di Catanzaro.
Le condotte del radiologo, che già si trova sotto processo insieme ad un componente dell’equipaggio dell’ospedale di Vibo, entrambi per il reato di omissione d’atti d’ufficio, per il gup integrano anche il reato di omicidio colposo e da qui oggi il rinvio a giudizio del medico con la nuova accusa ed un separato processo fissato per il 7 luglio prossimo dinanzi al Tribunale monocratico.
Il caso del decesso di Domenico Quinto Cutrullà era stato riaperto dalla Procura di Vibo grazie al lavoro compiuto dal difensore dei familiari di Cutrullà, l’avvocato Fabio Mirenzio, che si era opposto all’archiviazione del caso.
Secondo l’accusa, il radiologo si sarebbe “indebitamente rifiutato di eseguire un esame T.C. a mezzo di contrasto, richiestogli in via d’urgenza dal Pronto soccorso dell’ospedale di Vibo” in quanto al paziente Domenico Quinto Cutrullà era stata diagnosticata una sospetta dissecazione aortica. (Agi)