domenica,Maggio 18 2025

Trentenne di Nicotera lascia la detenzione per la libertà vigilata

Viene meno la misura di sicurezza detentiva del ricovero in una casa di cura per uno dei figli di Roberto Piccolo, condannato per armi e droga

Trentenne di Nicotera lascia la detenzione per la libertà vigilata
Domenico Piccolo

Il Tribunale di Sorveglianza di Palermo ha sostituito per Domenico Piccolo, 30 anni, di Nicotera Marina, la misura di sicurezza detentiva del ricovero in una casa di cura (Rems) con quella non detentiva della libertà vigilata per la durata di due anni. E’ stato così accolto l’appello dei difensori, gli avvocati Giuseppe Di Renzo e Marianna Zampogna.

Domenico Piccolo il 17 luglio 2019 è stato condannato dal Tribunale di Vibo Valentia a 5 anni e 8 mesi per ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e munizioni. La condanna è stata confermata dalla Corte d’Appello di Catanzaro il 12 ottobre 2020 ed è divenuta definitiva il 4 marzo scorso. La stessa pena è poi confluita in un provvedimento di cumulo emesso dalla Procura di Vibo il 14 marzo scorso che ha rideterminato la residua condanna da espiare nella misura pari a 4 anni, 6 mesi e 27 giorni di reclusione. Domenico Piccolo era stato arrestato nell’aprile 2019 insieme al fratello a seguito di una perquisizione dei carabinieri nella casa del defunto zio, ovvero Domenico Piccolo, ucciso il 4 febbraio del 2011 dal figlio all’epoca minorenne. Fra le contestazioni, la detenzione illegale di una pistola calibro 9×21 e di un fucile calibro 12 entrambi con matricola abrasa e pertanto da ritenersi clandestini, 106 cartucce compatibili con le due armi, 282 grammi di marijuana (da cui erano ricavabili 572 dosi medie singole) e 29 grammi di cocaina. Domenico Piccolo è il figlio di Roberto Piccolo,  quest’ultimo ritenuto vicino al clan Mancuso. 

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