I funerali della bimba ucraina investita e uccisa: «Davanti alla salma chiediamo pace» – Video
La piccola era fuggita dalla guerra con madre e fratellino. Padre Vasyl Kulynyak, parroco della comunità ucraina a Crotone: «Impegniamoci affinché non ci siano più vittime innocenti nel mondo»
A Crotone è il giorno dei funerali della piccola Taisiia, la bambina ucraina investita e uccisa domenica pomeriggio lungo la strada provinciale 22, in località Cantorato. La piccola era arrivata in Italia a fine febbraio con la mamma 29enne e il fratellino, per sfuggire alla guerra scoppiata nel suo Paese. A Crotone erano stati ospitati da una zia. Taisiia era insieme alla cugina e a un ragazzo di Crotone quando è stata investita da un 18enne, poi arrestato e ad oggi in carcere con l’accusa di omicidio stradale aggravato in concorso.
La funzione celebrata all’interno del Duomo di Crotone, in italiano e in ucraino. Presente padre Vasyl Kulynyak, parroco della comunità ucraina della diocesi di Crotone che si è occupato dell’omelia. «Taisiia è il simbolo di pace, di unità della chiesa cristiana e bizantina. Simbolo di unità in una tragedia, quella che noi viviamo in Ucraina da otto anni e della tragedia avvenuta a Cantorato», ha detto. [Continua in basso]
«Non possiamo stare in silenzio di fronte a una tale tragedia», ha aggiunto, passando poi a parlare di quanto sta accadendo in Ucraina. «Sono migliaia i morti in Ucraina. Bambini e adulti che sono sempre figli di qualcuno. Noi oggi chiediamo davanti a questa salma: pace. Non possiamo stare silenziosi davanti a uno che fa male ad altri. Siamo tutti responsabili, come cristiani dobbiamo difendere i deboli, prevenire il male».
Rivolgendosi ai genitori ed ai parenti della piccola presenti nel Duomo di Crotone padre Vasyl ha avuto parole di conforto. «I bambini secondo la nostra tradizione – ha sostenuto – sono innocenti e lei è in paradiso. Lei è santa e prega per noi. È angelo della pace. Impegniamoci a fare in modo che non ci siano altre vittime nel mondo».
Alla messa hanno preso parte il prefetto di Crotone, Maria Carolina Ippolito, il sindaco di Crotone Vincenzo Voce, che ha proclamato il lutto cittadino, il questore Marco Giambra, i vertici militari. Tanti i presenti e, moltissimi, i cittadini ucraini che hanno voluto dare l’ultimo saluto alla piccola di cinque anni sulla cui bara c’erano boccioli di rosa bianca simbolo di purezza e innocenza.
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