Da Vibo a Palermo con 6,5 chili di cocaina, Cassazione annulla con rinvio
Sarà necessario un nuovo processo di secondo grado per un 43enne di Stefanaconi arrestato dalla polizia nel gennaio 2020
La quinta sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio alla Corte d’Appello di Palermo la condanna a 6 anni di reclusione inflitta nel luglio dello scorso anno a Vincenzo Fortuna, 43 anni, di Stefanaconi, arrestato dalla polizia nel gennaio 2020 per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. In particolare, la polizia aveva fermato in Sicilia un’auto con a bordo Saverio Zaccaria, 29 anni di Piscopio, e Vincenzo Fortuna. Erano su una vettura con 6 chili e mezzo di cocaina, del valore vicino al milione di euro al dettaglio, e percorrevano l’autostrada A19 in direzione di Palermo. Il mezzo su cui viaggiavano i calabresi era stato notato dagli agenti impegnati in specifici servizi di controllo in abiti civili e con auto civetta, mentre transitava nei pressi del casello autostradale di Buonfornello tenendo un’andatura sospetta.
A suscitare l’attenzione degli agenti anche la circostanza che il conducente aveva indugiato eccessivamente al casello per il pagamento del pedaggio, probabilmente sperando che nel frattempo si allontanasse la pattuglia della Stradale presente nei pressi. Condotti presso gli uffici di polizia, si è proceduto ad un’accurata perquisizione della vettura, con l’aiuto dei cani antidroga Asko e Ulla. Sono stati così scoperti due vani nascosti sotto i sedili anteriori, che si aprivano attraverso un sistema artigianale di cavi e una maniglia rudimentale occultati nel vano porta cintura, con all’interno sette panetti di cocaina pura che avrebbe reso una cifra vicina al milione di euro.
La Cassazione ha quindi ora annullato con rinvio accogliendo un ricorso degli avvocati Giuseppe Di Renzo e Sandro Franzè e sarà quindi necessario per Vincenzo Fortuna un nuovo processo di secondo grado.