Sparatoria a Roccelletta di Borgia, si è costituito il presunto autore: è un vibonese
L’episodio all’interno di una discoteca. Tutto sarebbe nato da un diverbio con l'addetto alla sicurezza rimasto ferito assieme ad una ragazza
Si è costituito il giovane che nella notte tra sabato e domenica scorsi avrebbe ferito due persone all’interno di una discoteca a Roccelletta di Borgia, nel Catanzarese. Si tratta di un vibonese, Carmelo Ripepi, 21 anni, già noto alle forze dell’ordine e residente a Piscopio. Quando era minorenne, nel 2017 il giovane venne accusato del tentato omicidio del padre Massimo Ripepi, nel rione Affaccio di Vibo. Massimo Ripepi è stato poi ucciso in altro agguato il 21 ottobre 2018 a Piscopio (il 27 ottobre 2021 per tale fatto di sangue in appello è stato condannato a 12 anni e 8 mesi Giuseppe Carnovale, ex cognato della vittima).
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Carmelo Ripepi si è consegnato ieri pomeriggio al comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia, difeso dall’avvocato Adele Manno. Nei suoi confronti è scattato il provvedimento di fermo con l’accusa di tentato omicidio aggravato dai futili motivi.
Da una prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Catanzaro che stanno conducendo le indagini, l’uomo avrebbe estratto una pistola nel corso di un diverbio avvenuto nel locale e per il quale era intervenuto l’addetto alla sicurezza. Avrebbe esploso alcuni colpi di pistola, ferendo il buttafuori e colpendo di striscio una ragazza che non era coinvolta nella lite. Sarebbe poi fuggito. Le persone ferite sono state trasportate in ospedale a Catanzaro, dove l’addetto alla sicurezza si trova ricoverato, ma non in pericolo di vita.
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