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Lavori al nuovo Tribunale di Vibo: la ditta chiama ai danni il Comune

La Sici srl presenta ricorso al giudice per chiedere la risoluzione del contratto e la condanna di “Palazzo Luigi Razza”

Lavori al nuovo Tribunale di Vibo: la ditta chiama ai danni il Comune
Il nuovo Tribunale di via Lacquari mai finito

Non c’è pace per i lavori di completamento del nuovo Tribunale di Vibo Valentia di via Lacquari. La ditta Sici srl con sede a Napoli che ha in appalto i lavori di completamento del terzo lotto ha infatti notificato al Comune di Vibo Valentia un atto di citazione per il 10 marzo prossimo. Con il ricorso la ditta chiede al giudice la risoluzione del contratto, e che lo stesso accerti e dichiari «l’anomalo andamento dei lavori e la responsabilità del Comune di Vibo Valentia nonché la sua condanna al pagamento della somma complessiva di 906.546,18 euro». Una nuova “mazzata” per il Comune che, non condividendo le pretese dell’impresa, ha deciso di resistere in giudizio per come stabilito con apposita determina dal dirigente Domenico Scuglia. [Continua in basso]

Cronistoria degli eventi

E’ il 15 maggio 1992 quando la Giunta comunale di Vibo Valentia approva il progetto esecutivo generale per l’importo di Lire 42.400.662.480. Con determinazione dirigenziale n° 477 dell’11 luglio 2002 è stato quindi approvato il progetto esecutivo del secondo lotto per un importo di 4.389.956,61 euro, approvato dal Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Calabria e successivamente appaltato e realizzato.
Con delibera di Giunta Comunale n° 370 del 4 novembre 2004, quindi, è stato poi approvato il progetto esecutivo del terzo lotto per un importo complessivo di 11.000.000,00 di euro, che contestualmente è stato trasmesso al Ministero delle Infrastrutture per l’acquisizione del parere di competenza; con nota del 02.02.2006, il comitato tecnico amministrativo ha restituito il progetto per essere rielaborato alla luce delle integrazioni richieste con parere del 2005.

A seguito della trasmissione del progetto rielaborato e dell’ulteriore esame del comitato tecnico amministrativo, il Provveditorato OO.PP. Sicilia-Calabria con nota del 06.06.2007 ha restituito il progetto per essere ancora una volta rielaborato alla luce delle integrazioni richieste con parere del 2007. Con nota del 30.09.2008, il Ministero ha così comunicato l’approvazione definitiva del progetto.

I soldi mancanti per il terzo lotto

In questa storia di ritardi e di una politica che è rimasta a guardare, dopo l’approvazione definitiva del progetto i lavori per la realizzazione del terzo lotto non sono stati poi appaltati per la mancanza del finanziamento.
Con la delibera Cipe del 10 aprile 2015, il Comune di Vibo Valentia è risultato assegnatario del finanziamento richiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri inerente i lavori di “Completamento del Nuovo Palazzo di Giustizia- III lotto” per un importo complessivo di 11.000.000,00 di euro, a seguito della ricognizione degli interventi segnalati dai sindaci alla Presidenza del Consiglio in risposta all’invito del Presidente Renzi del 2 giugno 2014, ed al successivo perfezionamento dell ‘istruttoria. Il progetto di 11.000.000,00 euro è stato poi inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2015-2017, approvato con deliberazione della giunta comunale del 15.04.2015. [Continua in basso]

Le ditte, l’aggiudicazione, il Tar e le perizie

I lavori nel 2016 sono stati quindi aggiudicati in via definitiva all’impresa Polimpianti s.r.l. con sede a Villaricca (Na) in avvalimento con la l’impresa Past Costruzioni. A seguito del ricorso presentato dall’impresa Manelli s.r.l., il Tar ha accolto le ragioni di tale ditta e ha annullato il provvedimento di aggiudicazione. Con verbale di gara d’appalto redatto in data 19 gennaio 2017, relativo all’appalto per l’affidamento dei lavori, è stata però nuovamente confermata aggiudicataria in via definitiva l’impresa Polimpianti s.r.l., in avvalimento con la Past Costruzioni s.r.l. per l’importo di 1.767.101,70 euro, oltre a 1.533.548,90 euro per costo del personale, 91.396,46 euro per oneri di sicurezza ed Iva, con un ribasso percentuale offerto del 63,70%. Con determinazione dirigenziale del 27.01.2017 si è poi  proceduto ad omologare il verbale di gara d’appalto redatto il 19 gennaio 2017, relativo all’intervento “Lavori di completamento Nuovo Palazzo di Giustizia – III lotto” dell’importo complessivo di 6.493.396,46 euro.

Gli scantinati del Tribunale di via Lacquari

Nel febbraio del 2017 è avvenuta poi la cessione in affitto del ramo d’azienda da parte dall’impresa Polimpianti s.r.l in favore dell’impresa S.I.C.I. s.r.l., anche questa con sede a Napoli.
In data 19 febbraio 2018, la formale consegna dei lavori nei confronti della Sici srl e il 17 ottobre 2018 l’approvazione della perizia di variante tecnica e suppletiva con una maggiore spesa di lavori di 75.978,43 euro. Il 17 gennaio 2019, il Comune di Vibo ha inoltre autorizzato l’impresa Sici srl a subappaltare alcuni lavori all’impresa “I.ES.” srl con sede a Napoli.
Con determinazione dirigenziale n° 644 del 10 maggio 2019, nuova approvazione da parte del Comune di Vibo della II° Perizia di variante con una maggiore spesa di lavori di 592.764,47 euro. Infine il settimo stato di avanzamento dei lavori del terzo lotto è stato approvato nel febbraio 2020.
Quasi 30 anni dal primo progetto esecutivo non sono dunque bastati per completare un’opera pubblica funzionale, al momento, solo al piano terra. E la “partita” si sposta ora dinanzi al giudice, mentre si aspettano gli esiti di un’indagine sulla vicenda che nel maggio 2020 ha aperto anche la Procura della Repubblica per vederci chiaro su ogni aspetto ed accertare eventuali responsabilità penali.

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